Soppressione del Tribunale. Reazioni di sgomento e sdegno. Rosanna Filippin: «Stento a crederci»
Venerdi 10 Agosto 2012 alle 19:18 | 1 commenti
La doccia gelata quasi lascia senza fiato. Il tessuto socio-economico e politico bassanese è scosso dalle fondamenta. Non è bastato il lavoro congiunto senza distinzioni politiche o corporative di questi mesi a salvare il Tribunale della città del Grappa. Non è stato sufficiente il parere favorevole al mantenimento del Palazzo di Giustizia espresso delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato. La decisione del Consiglio dei ministri, contrario al parere del Parlamento, ha colto tutti di sorpresa.
Ed è proprio un sentimento di sgomenta incredulità quello che fa trasparire il Coordinatore del PD Veneto, la bassanese Rosanna Filippin, non appena raggiunta dall’infelice notizia. «Mi state dicendo che il ministro ha preso una decisione diversa da quanto espresso dalle commissioni? Stento a credere che una cosa del genere sia stata possibile, si tratta davvero di una brutta notizia. Evidentemente il ministro Severino non ha capito, anche perché l’atteggiamento del Parlamento in queste settimane è stato collaborativo e non ostruzionistico. La riorganizzazione della geografia giudiziaria non è stata ostacolata, le Commissioni avevano vagliato caso per caso proprio per evitare che intervenendo con l’accetta si buttassero a mare anche uffici efficienti e che assicuravano un servizio importante al territorio. I criteri individuati non erano campati per aria bensì oggettivi, questa non è spending rewiew. Sono sbigottita». Le conseguenze e gli effetti della soppressione del Tribunale e della Procura bassanese saranno pesanti e Rosanna Filippin calca la mano: «Speriamo che ci siano margini e tempi per poter rivedere questa decisione assurda, non negando la riorganizzazione bensì attuarla basandosi su criteri oggettivi. Per essere chiara, già a partire dalle prossime elezioni politiche questo sarà un argomento molto caldo. Il governo dei tecnici non ha preso in considerazione una riorganizzazione basata su criteri oggettivi e che ricercano l’efficienza, vediamo se un governo politico avrà la forza per correggere questa decisione palesemente sbagliata. Aggiungo inoltre, rimanendo al caso specifico, come una volta di più venga penalizzato il Veneto, regione nella quale c’è un grosso problema di rapporto tra PIL prodotto e presenza di un servizio essenziale come la magistratura».
Al vetriolo anche il commento del Consigliere Regionale Nicola Finco, la soppressione del Tribunale di Bassano non gli va giù: «Si tratta dell’ennesimo schiaffo al Veneto. Il Governo ancora una volta ha messo le esigenze del Sud del Paese in cima ai suoi pensieri mentre il Nord si trova sempre a perdere, impotente, servizi imprescindibili. Pensiamo a tutte le nostre imprese che contribuiscono in maniera determinate a trainare l’economia italiana. E questo dovrebbe essere il governo dei professori? È giunto il momento di dire basta».
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