Sonia Perenzoni di M5S lamenta la mancanza di norme governative sui Pfas e le misure anti inquinamento che partono dall'area Miteni ma non da dove arriva verso la.. Miteni
Venerdi 22 Settembre 2017 alle 22:19 | 0 commenti
Mentre gli operai della Miteni erano in sciopero mercoledì scorso 20 settembre e presidiavano l'azienda a cui si imputano, non senza almeno qualche perpelessità tecnica, i problemi di inquinamento da Pfas, la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle di Montecchio Maggiore, Sonia Perenzoni, da sempre attiva su questo fronte, è intervenuta non solo per esprimere solidarietà ai lavoratori per le discussioni legate al contratto e alle condizioni di sicurezza, ma anche per lanciare degli strali contro il governo.
L'autorità centrale, infatti, lascia alla Regione Veneto e non "centralizza" le indicazioni per i livelli accettabili di Pfas, ad oggi non fissati se non come non meglio precisate "performaces", confermando, la pentastellata, quanto da noi scritto da tempo
Ma Perenzoini fa un'altra osservazione di rilievo lamentando le protezioni per l'inquinamento che partono dalla fabbrica in poi, ma non toccano quello che lei stessa conferma come maggiore che arriva verso la fabbrica dalle aree di maggior utilizzo di quei prodotti, non per forza di cose della Miteni, che da tempo, anzi, sostiene dia verne interrotto la produzione...Â
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