Tav/Tac, Comitato Popolare dei Ferrovieri: quella del Comune non chiamiamola consultazione, è solamente richiesta di opinione
Venerdi 27 Maggio 2016 alle 11:36 | 0 commenti
Comitato Popolare dei Ferrovieri
Abbiamo finalmente scoperto il nome della società che eseguirà la consultazione sulle tre analisi comparative del progetto TAV. È Ipsos, la società di Nando Pagnoncelli, noto per la sua presenza fissa al programma Ballarò prima e Di Martedì ora, condotti da Giovanni Floris. Trattasi di un puro e semplice sondaggio da realizzare in soli sette giorni. Non chiamiamola più consultazione, un termine che dovrebbe prevedere prima di tutto un percorso informativo e partecipativo più lungo e complesso. Qui non c'è nulla di tutto ciò ma solamente un richiesta di opinione ad alcuni cittadini sui tre documenti esaminati in Consiglio Comunale il 3 aprile.
È sotto gli occhi di tutti che si tratta di una farsa. Il Ministro Delrio durante la visita a Vicenza ha parlato di una decisione presa, ovvero del mantenimento della stazione in viale Roma. Lo studio di fattibilità ormai è sepolto, l'unico a crederci ancora è forse solo il Sindaco. Oppure fa finta, mettendo sul piatto due opzioni diverse, dato che la seconda e la terza sono sostanzialmente uguali, solo per una parvenza di democrazia. Abbiamo fin dall'inizio detto, e lo ribadiamo, che vogliamo una vera consultazione nella quale si parli anche di opzione zero, di analisi costi-benefici e di tutti gli elementi di impatto del TAV a Vicenza. Per fare questo non bastano 7 giorni ma ci vuole molto più tempo e molta più partecipazione. È la democrazia, anche se ad alcuni può sembrare solo d'impaccio.
Ci viene in mente l'imitazione di Pagnoncelli fatta da Crozza, con risposte fornite a caso. Accadrà anche qui, visto che ai cittadini non è stata data la possibilità di informarsi?. E' probabile che la risposta “Non sa†avrà la percentuale più alta. E poi, come verranno scelti gli intervistati? Quale sarà il criterio scientifico? Tante domande, poche risposte. Sta di fatto che un sondaggio di tale genere, per quale sia il risultato finale, non ha alcun valore. E soprattutto, è lontano dai metodi democratici. Per questo continuiamo con la nostra petizione on line sul sito del Comune di Vicenza e con la raccolta firme cartacea.
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