Solo da Piemonte e Veneto no a rifiuti Napoli
Giovedi 25 Novembre 2010 alle 03:47 | 0 commenti
Rassegna.it - Disponibilità da tutte le altre Regioni. Per le strade ancora 2.880 tonnellate. Il capo degli ispettori Ue: differenziata al 50% o ricorso alla Corte di Giustizia. Bagarre alla Camera, Barbato (Idv) porta un sacchetto d'immondizia e Fini lo espelle .
Piemonte e Veneto, entrambe presiedute da una giunta leghista, hanno ufficialmente dichiarato la loro indisponibilità ad aiutare la Campania nell'emergenza rifiuti. È quanto emerso dal tavolo di oggi (24 novembre) al ministero degli Affari regionali. Tutti gli altri governatori presenti, a quanto si apprende, hanno invece detto di sì, anche se a certe condizioni. Intanto il decreto legge sull'emergenza è arrivato al Quirinale con qualche novità : c'è lo stanziamento di 430 milioni per le bonifiche e l'ultimatum a Napoli e agli altri Comuni, che avranno sei mesi di tempo per mettersi in regola con la differenziata, dopodiché potrà essere nominato un commissario ad acta. L'ultima parola sulla costruzione dei termovalorizzatori spetterà al presidente della Regione, Stefano Caldoro, che potrà anche nominare i commissari straordinari.
"Ecco che ritorna la monnezza, spietata metafora del Paese, con montagne di rifiuti che salgono fino ai primi piani. Assieme alle rivolte della gente e all'impotenza degli amministratori. Un'immagine internazionale devastante". Famiglia Cristiana, in edicola oggi, boccia la linea del governo nella gestione dell'emergenza rifiuti. E come ricorda sul Mattino Maria Pia Bucella, capo della delegazione degli ispettori Ue, le amministrazioni dovranno darsi da fare, per uscire "dall'infrazione in tempi brevi arrivando 'almeno al 50, 60% di raccolta differenziata'". Altrimenti "dovremo inviare nuovamente l'Italia alla Corte di giustizia".
A dare le ultime cifre è Paolo Giacomelli, assessore all'Igiene del Comune: "Sono 2.880 le tonnellate di rifiuti che giacciono nelle strade di Napoli - ha fatto sapere - qualcosa in meno rispetto agli altri giorni". Nella notte sono state raccolte e conferite 1.300 tonnellate. Tuttavia, rispetto a quanto dicono dall'ufficio flussi della Regione, ha aggiunto, "gli impianti di Tufino e Giugliano prendono meno tonnellate del previsto e ci impediscono, nei fatti, di diminuire la quantità di rifiuti in strada".
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, non esclude stato d'emergenza: "Affrontare adesso la situazione senza i poteri al governo, ma con i poteri trasferiti agli enti locali, è più difficile. Con lo stato d'emergenza e i poteri a Bertolaso la situazione era stata aggiustata mentre ora basta un sindaco che non firma un'ordinanza per fermare tutto". Sul caso è scoppiata anche la bagarre in aula alla Camera. Per "l'indifferenza del governo di fronte all'emergenza rifiuti a Napoli" il deputato di Idv Francesco Barbato, ha lasciato un sacchetto di immondizia sul banco dell'esecutivo a Montecitorio. Un gesto che gli è costato l'espulsione decisa dal presidente Gianfranco Fini. "Uscendo - lamenta il deputato dipietrista - sono stato aggredito da alcuni parlamentari, credo del Pdl. Uno di loro mi ha dato diversi schiaffi, colpendomi all'occhio sinistro
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