Sogni d'oltremare al Kitchen nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 6 Novembre 2013 alle 15:53 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - Contro la violenza sulle donne la cultura deve essere la prima forma di prevenzione, per comprendere le diverse forme in cui si presenta la discriminazione di genere, da quelle meno visibili a quelle direttamente connesse ai drammi quotidiani sempre più oggetto delle attenzioni della cronaca nera. 

E' questo l’incipit di Profili 2013 - Contro la violenza sulle donne (a Vicenza dal 9 al 23 novembre), un’iniziativa promossa dall’assessorato alla crescita e dall’Ufficio per le Pari Opportunità del Comune di Vicenza, con il supporto del CeAV Centro comunale Antiviolenza di Vicenza e dell’associazione Donna chiama Donna. L’attività rientra anche nell’ambito del bando regionale “Progetti degli enti locali per favorire la nascita e l’attività di Organismi di Parità – anno 2012 – Progetto La commissione P.O. Per le politiche di genere sul territorio”.  L’organizzazione è curata dagli operatori degli spazi che ospiteranno la rassegna, Kitchen Teatro Indipendente e Teatro Spazio Bixio e delle associazioni Theama Teatro e Ossidiana Centro Culturale.
Il progetto riprende tematiche e modalità di Profili 2012 - Voci di Donna, proponendo un ciclo di eventi volti ad informare e sensibilizzare la cittadinanza su un problema di drammatica attualità. La quotidianità della violenza alle donne, dei femminicidi e delle discriminazioni di genere affonda le radici nel tessuto culturale della società italiana. Profili 2013 promuove la necessaria riflessione sui diversi aspetti del fenomeno grazie alla capacità narrativa del linguaggio teatrale e agli strumenti dell’approfondimento giornalistico.
Ad aprire il programma della rassegna sarà l’appuntamento di sabato 9 novembre alle 21 al Kitchen Teatro Indipendente con lo spettacolo teatrale "Sogni d'oltremare", in replica anche domenica 10 novembre alle 18. La compagnia vicentina Kitchen Project mette in scena due storie di umanità che oscillano fra avvilimento e dolcezza, mettendo a confronto l’inganno ai danni dei sogni di tante giovani donne migranti e la funzione sociale curativa della bellezza scoperta per la prima volta. La drammaturgia dello spettacolo, ad opera di Franca Pretto che cura anche la regia assieme a Gianni Gastaldon, è liberamente ispirata a “Venivamo tutte per mare” di Julie Otsuka e a “L’annegato più bello del mondo” di Gabriel Garcia Màrquez. Un viaggio dall’illusione alla speranza che cerca di offrire una chiave di lettura in grado di collegare il piano immaginario a quello della realtà quotidiana.
La prima parte dello spettacolo, “Venivamo tutte per mare”, racconta l’odissea di tante promesse spose che, partendo dal Giappone degli inizi del ‘900, lasciarono tutto alle loro spalle per varcare l’oceano e raggiungere negli Stati Uniti il futuro marito, quello sconosciuto che con lettere cariche di lusinghe e belle fotografie le aveva fatte sognare promettendo l’amore e il benessere di un’offerta coniugale. Ma al di là del mare i sogni di queste donne vengono brutalmente traditi, in un deserto di fatiche e violenza, dove la sopravvivenza è a rischio e i sentimenti diventano presto un lusso irraggiungibile. Una realtà che può apparire distante da quella che conosciamo. Tuttavia, pensando alle ripetizioni della storia, ecco che possiamo ritrovare le giovani giapponesi di “Sogni d’oltremare” nelle nostre donne venete, spose per procura, che emigrarono agli inizi del ‘900 con la speranza di trovare una sistemazione lontano dalla miseria della nostra terra. Avvicinandoci all’epoca che stiamo vivendo possiamo poi incontrare tante giovani donne extracomunitarie arrivate in Italia per cercare “fortuna”, migranti senza alcuna garanzia, magari con una famiglia da mantenere nella loro terra d’origine, spesso con un contratto capestro che le sfrutterà per il resto della loro vita.
La seconda parte della rappresentazione riprende dal casuale approdo su una sperduta isola dei carabi di un annegato dalle dimensioni bizzarre e dalla bellezza sconvolgente, fatto destinato a sconvolgere la misera realtà del villaggio, catturando i cuori e le menti femminili. Quest’apparizione misteriosa e sproporzionata permette alle donne dell’isola di intravedere nell’inattesa presenza dell’annegato la possibilità di bellezza, portando ad un flusso di cambiamenti e di nuove intenzioni che contagiano presto tutti gli abitanti, interpretati da ben dieci attori presenti in scena. Il naturale istinto ad accogliere, l’innata abilità di riconoscere la bellezza e la capacità di creare la vita sono la rete di sicurezza sulla quale danzano le speranza di un piccolo gruppo di donne protagoniste della vicenda. L’uomo venuto dal mare è per loro un antico desiderio assopito, il sogno che prende forza travolgendo mariti riluttanti in uno slancio di vitalità e fascinazione.

Il programma di “Profili 2013”

sabato 9 novembre ore 21.00 e domenica 10 novembre ore 18.00
Kitchen Teatro Indipendente - ingresso 10 euro
Compagnia Kitchen Project
“Sogni d’oltremare”


mercoledì 13 novembre ore 21.00
Sala Conferenze dei Chiostri di Santa Corona - ingresso libero
Antonietta Demurtas, Francesca Garisto, Alessio Miceli, Chiara Volpato
“Media e femminicidi”


sabato 16 novembre ore 21.00
Teatro Spazio Bixio - ingresso 10 euro
Compagnia Theama Teatro
“Non ho peccato abbastanza”


mercoledì 20 novembre ore 21.00
Kitchen Teatro Indipendente - ingresso 10 euro
Compagnia Campo Teatrale - Testo e regia di Cèsar Brie
“Indolore”

sabato 23 novembre ore 21.00
Teatro Spazio Bixio - ingresso 10 euro
Filippo Carrozzo - Musiche di Schegge di Legno
“Caro Walt Disney”


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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