Soci in aiuto di BPVi, firma dal notaio di 22 imprenditori
Mercoledi 18 Novembre 2015 alle 22:15 | 0 commenti
Doveva nascere la settimana scorsa, ma la firma dal notaio è arrivata oggi. Ad ogni modo ora anche BpVi vanta un gruppo di soci organizzati sotto la sigla “Associazione Azionisti Banca Popolare di Vicenzaâ€. Tra i 22 soci fondatori figurano imprenditori, professionisti e artigiani del territorio. Gli obiettivi dell’Associazione sono «la tutela degli investimenti degli azionisti e la collaborazione con la Banca, per salvaguardare e sostenerne il valore per lo sviluppo del territorio e dell’economia locale», ma se in sede di aumento ci sarà l’effettiva capacità di raccogliere capitali importanti, l’associazione potrà fare da perno per non perdere il radicamento territoriale della futura BpVi spa.
Nel corso dell’incontro di oggi è stato nominato il Consiglio Direttivo, che è composto da sei componenti: sono entrati a farne parte Andrea Beretta Zanoni, Agostino Bonomo, Silvia Celadon, Domenico Corà , Silvio Fortuna, Gianfranco Romanelli. Il Consiglio Direttivo avrà il compito di nominare, nelle prossime sedute, il Presidente dell’Associazione e il Coordinatore tecnico. I 22 soci fondatori sono: Alessandro Belluscio, Ezio Bertotto, Agostino Bonomo, Gian Paolo Boschetti, Paolo Caregnato, Piergiorgio Cattelan, Roberto Cavazza, Silvia Celadon, Domenico Luca Corà , Barbara Diquigiovanni, Giancarlo Ferretto, Silvio Fortuna, Vittorio Gemo, Antonio Gennarelli, Dario Loison, Tranquillo Loison, Loris Mattei, Giuseppe Valter Peretti, Paolo Pigato, Marco Poggi, Graziella Tonato, Antonio Zaccaria. L’Associazione ha scelto come advisor lo studio Adacta, realtà professionale multidisciplinare «che affianca imprese in tutto il territorio nazionale negli ambiti del tax&legal e dell’advisory».
Quello di oggi – commenta il portavoce Beretta Zanoni – rappresenta il primo passo per concretizzare l’avvio dell’Associazione, la quale mira ad essere un interlocutore propositivo e collaborativo a sostegno dello sviluppo della Banca e del suo ruolo propulsivo per l’economia locale, e al contempo un soggetto di aggregazione e tutela degli interessi dei soci». Come annunciato nei giorni scorsi, l’associazione cerca di mantenere una certa distanza dall’attuale management e soprattutto dal presidente uscente Gianni Zonin. L’obiettivo iniziale sarà quello di allargare la compagine anche ai piccoli azionisti e ai vari territori: Udine, Sicilia, Prato. Tra i compiti prestabiliti, quello di dialogare con l’ad Franecsco Iorio affinché la banca riservi qualche premio in sede di aumento di capitale ai soci storici, così da attutire il colpo. Se poi tra gli aderenti arriveranno anche alcuni big, si potrà pensare di far nascere un “nocciolo duro†all’interno della spa.
di Davide Pyriochos da VeneziePost
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