Slot, Tar Veneto: limiti orari legittimi, ma non risolvono problemi di gioco patologico
Giovedi 16 Luglio 2015 alle 16:19 | 0 commenti
Agipronews riporta la sentenza del Tar Veneto
I limiti orari per le sale gioco sono formalmente legittimi, ma non bastano ad arginare il gioco d’azzardo patologico. Dopo la sentenza del 30 giugno il Tar Veneto boccia un altro ricorso (stavolta presentato da una società di gioco) contro le limitazioni imposte dal Comune di Schio, in provincia di Vicenza, per slot e videolotteries.Il provvedimento è scaturito a seguito di una indagine sulla realtà sociale del territorio svolta dall’Unità Locale Socio Sanitaria - si legge nella sentenza della Terza sezione - da cui emerge il costante aumento delle persone che necessitano di assistenza per patologie legate alla ludopatia, che coinvolgono non solo la singola persona, ma anche tutta la famiglia, con evidenti e inevitabili ripercussioni sulla comunità locale, dei cui bisogni, assume il Comune, il Sindaco deve farsi carico". Il provvedimento restrittivo è dunque formalmente giusto perché di competenza del Sindaco, anche se "è certo che la misura non sia da sé idonea a risolvere il grave problema", perché "l’accesso fisico alla sala giochi è facilmente sostituibile da parte della clientela più giovane mediante quello virtuale ai siti informatici, sia ricercando all’interno del territorio regionale quelle aree in cui il gioco non sia così limitato da provvedimenti sindacali". In questo caso, comunque, l’interesse economico del ricorrente "è recessivo rispetto ai benefici derivanti dalla riduzione della patologia del gioco d’azzardo patologico.
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