Slot machine, il Comune apre all'estensione degli orari in cambio di progetti di contrasto alla ludopatia
Lunedi 19 Ottobre 2015 alle 15:32 | 0 commenti
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Nuovo passo in avanti del Comune di Vicenza nel contrasto alle ludopatie. Dopo l'ordinanza del marzo scorso che limitava gli orari di funzionamento delle slot per sale gioco e tabaccherie arriva oggi una nuova ordinanza che consente di estendere gli orari di apertura, solo per le sale gioco autorizzate dalla Questura, se queste presenteranno progetti di contrasto al problema e di segnalazione ai servizi delle persone più a rischio.
"Queste ordinanze nascono da un'emergenza sanitaria, perché le ludopatie sono ufficialmente riconosciute come patologie psichiatriche" ha detto il sindaco Achille Variati. "L'ordinanza precedente resta, ma è una prima fase di un'azione che dev'essere più complessa".
La precedente ordinanza aveva scatenato la protesta delle sale gioco, che avevano minacciato di lasciare a casa decine di dipendenti a causa del danno economico causato dalle restrizioni. "Preservare il lavoro è un valore, ma non è questo che mi ha spinto all'ordinanza di oggi. Non si sta ragionando sul vantaggio economico per qualcuno, ma di progetti più vasti per contrastare un problema che ha risvolti sociali molto pesanti".
Se le sale si dotano di un progetto di informazione, prevenzione e accompagnamento verso i servizi (in particolare il Servizio Dipendenze della Ulss, il Serd)delle persone che manifestano comportamenti a rischio, anche grazie ad una formazione ad hoc del personale interno, allora l'attivazione delle slot potrà essere esteso nelle ore serali, fino all'una nei giorni feriali e fino alle 3 nei weekend. "In questi casi piuttosto che un numero minore di ore di apertura, però con il cliente che viene lasciato solo, meglio più ore ma con un cliente che viene seguito" aggiunge il sindaco.
Il progetto deve essere presentato al Serd e ricevere l'approvazione, dopo un anno si procederà alla verifica della sua efficacia e si deciderà se procedere o interrompere la sperimentazione. Non esistono casi di progetti simili in Italia, quindi si tratterà di una novità assoluta, mentre in Svizzera, nel Canton Ticino, esistono esperienze simili che coinvolgono i Casinò della zona.
"L'analogia è quella con il barista che conosce i suoi avventori e sa se esagerano o meno con l'alcool" ha spiegato Vincenzo Balestra, direttore del Serd della Ulss 6. "E' importante formare gli operatori perché siano osservatori attenti e perché aiutino con modi adeguati le persone più fragili".
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