Sistri, Confartigianato Vicenza al Ministero dell'Ambiente: "sistema inutile che continua a far danni"
Martedi 23 Dicembre 2014 alle 17:24 | 0 commenti
Confartigianato Vicenza - “Periodicamente torna alla ribalta il Sistri, una vicenda che rappresenta in maniera chiara la situazione di confusione che si sta vivendo in questo Paeseâ€. Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza, esprime il proprio disappunto per quanto sta avvenendo a proposito del sistema di tracciabilità dei rifiuti che il Ministero dell’Ambiente ha voluto e che, in cinque anni, non ha mai funzionatoâ€.
“Sembra incredibile – continua Bonomo - come si possa proseguire sulla strada degli errori. Ancora una volta infatti, e nonostante gli annunci che facevano ben sperare, le imprese vengono danneggiate da scelte inspiegabili. Perché in questi giorni, di nuovo all’ultimo momento, si discute il collegato ambientale alla Legge di Stabilità e il ‘Milleproroghe’ nei quali dovrebbe essere inserito lo slittamento delle sanzioni al 31 dicembre 2015 per coloro che non hanno ancora avviato il registro cronologico del Sistri: ovvero decine di migliaia di imprese, perché sono ben poche quelle che sono riuscite a utilizzare il sistemaâ€.
“Su questa proroga – prosegue Bonomo - il ministro dell’Ambiente ha garantito la sua approvazione, ma non ha fatto altrettanto per garantire lo slittamento delle sanzioni per chi non pagherà il contributo annuale Sistri per il 2014, che quindi potrebbe incorrere in pesantissime sanzioni. Tutto questo ci indigna profondamente perché, ancora una volta, lo Stato tratta gli imprenditori come sudditi cui applicare gabelle ingiustificabili. Il Sistri ha dimostrato tutti i suoi limiti e non viene utilizzato dalle imprese, eppure ai produttori di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti, ai trasportatori, ai recuperatori e agli smaltitori di rifiuti pericolosi viene chiesto di pagare entro fine anno il contributo. Tutto questo perché non si ha il coraggio di abrogare un sistema che ha mostrato tutta la sua inefficaciaâ€. Â
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