Comuni vivi, ma servizi riorganizzati: sindaco organo unico di quelli sotto i mille abitanti
Domenica 14 Agosto 2011 alle 20:45 | 0 commenti
Il primo passo è il più difficile da fare , ma siamo partiti e ora bisogna continuare
Di Roberto Ciambetti
Il primo comma dell'art. 16 del Decreto 138 del 13 agosto recita testualmente "... nei Comuni con popolazione pari o inferiore a 1.000 abitanti, il Sindaco è il solo organo di governo e sono soppressi la Giunta ed il Consiglio comunale". Nessuna soppressione dei Comuni dunque, come pensavamo nelle scorse ore, nessuna cancellazione della memoria e identità locale, nessuna stupidaggine nella nascita delle gestioni associate, chiamate a gestire le funzioni amministrative." (nella foto Laghi nel Vicentino, il più piccolo comune del Veneto).
"I Comuni sotto i mille abitanti eleggeranno il loro sindaco che diventerà il garante democratico, il nuovo borgomastro. Il risparmio tecnico che si ottiene, nell'abolizione di Consigli comunali e assessorati, non è un granche', ma è strutturale e importante, perché costituisce la premessa logica per altri tagli della politica che sono in programma per tutti gli enti locali fino a giungere alla riduzione, che mi auspico, del numero dei Consiglieri regionali fino al dimezzamento dei parlamentari. Attraverso questa strada, poi, s'abbatteranno tempi tecnici, con forti guadagni nella durata degli iter decisionali, particolare questo che nessuno ha preso in considerazione ma che ha i suoi vantaggi. Altro risparmio importante e strutturale sta nella forzata riorganizzazione del servizio pubblico nel territorio, riorganizzazione che, devo sottolinearlo come Regione del Veneto avevamo già avviato: proprio lo scorso 3 agosto la Giunta regionale aveva approvato un mio disegno di legge che disciplina l'esercizio associato di funzioni e servizi comunali. Si trattava di una nuova norma che garantirà un articolato e armonico riordino territoriale, coinvolgendo ben 313 dei 581 Comuni della nostra regione, vale a dire tutti quelli con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, per un milione complessivo di cittadini veneti. L'obiettivo è quello di mantenere o addirittura di migliorare lo standard qualitativo dei servizi comunali, senza nessun costo aggiuntivo per i cittadini, puntando, anzi, ad ottenere consistenti risparmi. Questo processo oggi dovrebbe trovare una maggiore forza proprio in virtù del Decreto 138 del 13 agosto, che impone "de jure" una esemplificazione profonda. Detto ciò c'è hi contesta i risparmi che si ottengono perché la politica in ambito locale ha un costo molto limitato: ciò è vero in parte, perché se moltiplichiamo per il numero dei Comuni interessati, vedremo che la riduzione dei costi complessiva è interessante. Potremmo anche dire che da qualche parte pure bisognava iniziare e qui emerge un dato dolente: appena s'è prospettata l'ipotesi di un taglio consistente ad apparati e strutture, è partita una campagna di proteste che lascia interdetti. Appena si toccano piccoli o grandi interessi il partito del contro innesta la marcia dando l'idea che il Nimby (acronimo inglese per Not In My Back Yard, letteralmente "Non nel mio cortile) non sia una forma dei protesta limitata contro opere di interesse pubblico che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi nel territorio ma una sorta di terribile infezione, che si diffonde non appena si toccano interessi di gruppi, corporazioni, piccole o grandi lobby. Figuratevi il giorno in cui si proporrà per Decreto l'abolizione delle Prefetture per non parlare di altre agenzie o strutture che le tecnologie hanno decisamente sorpassato. In realtà proprio le tecnologie ci permettono di immaginare sistemi razionali, democratici, molto meno costosi dell'attuale apparato che abbiamo ereditato dal passato e che prima o poi bisognerà smantellare. E con esso smantellare la somma di privilegi che si erano stratificati su questa struttura. A chi protesta per la riorganizzazione dei piccoli Comuni dico di aver fiducia perché essa sarà meno drammatica di quanto qualcuno abbia pensato e con essi dobbiamo prendere un impegno: questo è solo l'inizio di una lunga marcia e di una nuova stagione di giustizia.
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