Silvio Giovine: il Pdl ha pagato la lontananza tra il palazzo e il paese reale
Venerdi 11 Maggio 2012 alle 09:25 | 0 commenti
Silvio Giovine, Presidente Regionale Giovane Italia - Le responsabilità dell'attuale classe dirigente nazionale del PdL sono lapalissiane e inconfutabili. La lontananza tra il palazzo e il paese reale è stata deleteria e ha pagato lo scotto di questo dato elettorale che non si può circoscrivere al voto amministrativo perché è di fatto un risultato di respiro nazionale.
Il nostro elettorato non comprende il sostegno a questo esecutivo e imputa al partito non solo l'assurdità di continuare a far parte di questa maggioranza ma, soprattutto, la colpa di aver permesso l'avvento di questa tecnocrazia commissariando di fatto la politica in uno dei momenti più importanti della storia d'Italia. Era compito e responsabilità della politica infatti strutturare quelle riforme necessarie per far ripartire il nostro Paese. La nostra gente vuole lavoro, meno tasse (in una fase di recessione vessare i cittadini con una pressione fiscale insostenibile è controproducente), una burocrazia più snella e di miglior qualità , uno stato moderno. Esigenze che vanno nella direzione opposta rispetto alle linee guida del governo Monti. Sarebbe opportuno che qualcuno cominci a fare un passo indietro stimolando quel ricambio generazionale e meritocratico che la società tutta richiede. Questo se si vuole realmente tentare di dare rappresentanza ai nostri elettori. Oggi non ha più senso parlare di destra o sinistra perché contano solo le persone con la loro capacità , la loro credibilità e i loro programmi. Ma se vogliamo ragionare in questi termini, è assurdo che i nostri leader parlino di minestroni centristi come ricetta per contrastare l'antipolitica. Gli sforzi, al contrario, dovrebbero essere profusi per dare rappresentanza ad una destra moderna ed Europea anche in Italia. La stragrande maggioranza della Giovane Italia sostiene tutto questo illo tempore nonostante qualcuno si ostini a mettere la testa sotto la sabbia. Probabilmente il nostro movimento giovanile oggi raccoglierebbe più consenso del pdl presentandosi col proprio simbolo mettendo in prima fila militanti giovani, capaci e radicati sul territorio... L'insufficiente valorizzazione di individualità piú giovani ed estranee alle comode abitudini palazzinare ha infatti inciso nei risultati a dir poco deludenti delle amministrative. Si presenta dunque l'esigenza di qualificare la politica liberando le energie pulite di giovani generazione che, immuni da tendenze autoconservatrici, hanno voglia di spendersi realmente per l'interesse della collettività . Sarkozy ha detto di voler tornare francese tra i francesi, in Spagna Zapatero si è ritirato a vita privata come fece Aznar prima di lui. Per non parlare di Blair in Gran Bretagna e di Bush negli Usa. In Italia più di qualcuno dovrebbe emulare questi esempi...
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