Silvia Rizzotto, Zaia Presidente: norma su impianti energetici nel Collegato a Legge di stabilità. "Stop megaimpianti vicino alle case"
Domenica 25 Dicembre 2016 alle 19:06 | 0 commenti
"Nel collegato alla Legge di Stabilità Regionale è stata approvata una norma che regolamenta gli impianti energetici in Veneto, tra i quali rientrano anche i pirogassificatori".
A comunicarlo è la Presidente del Gruppo consiliare Zaia Presidente, Silvia Rizzotto. "La norma - prosegue la Capogruppo - riprende il contenuto del Progetto di legge che avevo presentato insieme al collega Riccardo Barbisan (Lega Nord) nel maggio scorso. In questi mesi molte sono state le sollecitazioni per approvarla in tempi brevi, anche alla luce delle grande mobilitazione che c'è stata nei comuni di Paese e di Gaiarine interessati dalla richiesta di insediamento di mega impianti di questo tipo. La disposizione che abbiamo approvato prevede delle distanze da abitazioni sparse e dai centri abitati degli impianti a biomasse o biogas, distanze variabili a seconda della potenza dell'impianto".
"La disciplina - puntualizza Rizzotto - prevede che tutti i manufatti che costituiscono gli impianti per la produzione di energia alimentati da biogas e da biomasse quali digestore, vasca di caricamento delle biomasse, vasca di stoccaggio dell'effluente/concimaia, impianti di combustione o gassificazione della biomassa per la cogenerazione di energia elettrica, devono essere collocati,
per gli impianti sopra i 1.000 kw elettrici di potenza, almeno ad una distanza minima reciproca di 150 metri rispetto alle residenze civili sparse, ed a 300 metri dai centri abitati, mentre per gli impianti sopra i 3.000 kw elettrici di potenza, almeno ad una distanza di 300 metri dalle residenze civili sparse ed a 500 metri dai centri abitati. Si prevede inoltre che siano previste mitigazioni ambientali e che queste siano realizzate prima della messa in esercizio dell'impianto. La Giunta regionale, inoltre, dovrà proporre delle linee guida per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili che contengano misure atte a garantire il rispetto delle esigenze pubbliche di tutela della salute umana, di protezione dell'ambiente, di tutela del paesaggio e di contenimento del suolo.
"Fino a quando non entreranno in vigore queste linee guida - conclude Rizzotto - in zona agricola potranno essere autorizzati solo impianti, o ampliamenti di impianti, esclusivamente richiesti da imprenditori agricoli a titolo principale. Non vogliamo certo limitare la possibilità di realizzare tali impianti, ma è necessario che vi siano delle regole più chiare e più rispettose dell'ambiente e del territorio".
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