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Sicurezza, Zaia: stessi controlli degli aeroporti nelle stazioni ferroviarie

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 22 Novembre 2015 alle 00:09 | 0 commenti

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Regione Veneto

“La minaccia terroristica che continua a incombere sull’Europa dopo il tragico 23 novembre di Parigi, come testimonia lo stato di massima allerta deciso oggi a Bruxelles, impone delle scelte anche non facili da prendere, ma l’attività delle istituzioni deve prioritariamente essere finalizzata alla sicurezza dei nostri luoghi e alla tutela dei cittadini: dobbiamo mettere in atto tutte le precauzioni possibili per vanificare l’azione criminale e inumana di questi spregevoli barbari”.  

A dirlo è il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ribadendo la necessità che i luoghi maggiormente sensibili del nostro territorio, quali ad esempio le stazioni ferroviarie, siano oggetto di maggiori attenzioni e controlli, mettendo a sistema delle procedure precauzionali che consentano di rendere più sicuri la mobilità e le aree di aggregazione.

“Non si tratta di cambiare totalmente i nostri stili di vita – precisa Zaia – ma di avere consapevolezza che talune cautele possono salvare delle vite, senza mettere in discussione la libertà di circolazione. In questo senso ritengo che i controlli praticati negli aeroporti debbano essere in buona parte proposti anche nelle stazioni dei treni: accesso consentito solo a chi è in possesso di titolo di viaggio valido, monitoraggio dei varchi, biglietti nominativi sulle tratte ferroviarie internazionali, verifiche più attente ai bagagli, ecc.”.

“Dobbiamo non solo rafforzare la vigilanza – conclude il governatore – ma anche far rispettare le leggi che già esistono in materia di sicurezza, come quelle che vietano l’uso del velo che nasconde il volto delle persone. Non è un attacco e tantomeno una crociata nei confronti di un credo religioso, ma il dovere sacrosanto di adottare comportamenti a salvaguardia dell’incolumità fisica e della stessa vita delle persone”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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