Sicurezza, Zaia: stessi controlli degli aeroporti nelle stazioni ferroviarie
Domenica 22 Novembre 2015 alle 00:09 | 0 commenti
Regione Veneto
“La minaccia terroristica che continua a incombere sull’Europa dopo il tragico 23 novembre di Parigi, come testimonia lo stato di massima allerta deciso oggi a Bruxelles, impone delle scelte anche non facili da prendere, ma l’attività delle istituzioni deve prioritariamente essere finalizzata alla sicurezza dei nostri luoghi e alla tutela dei cittadini: dobbiamo mettere in atto tutte le precauzioni possibili per vanificare l’azione criminale e inumana di questi spregevoli barbariâ€. ÂA dirlo è il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ribadendo la necessità che i luoghi maggiormente sensibili del nostro territorio, quali ad esempio le stazioni ferroviarie, siano oggetto di maggiori attenzioni e controlli, mettendo a sistema delle procedure precauzionali che consentano di rendere più sicuri la mobilità e le aree di aggregazione.
“Non si tratta di cambiare totalmente i nostri stili di vita – precisa Zaia – ma di avere consapevolezza che talune cautele possono salvare delle vite, senza mettere in discussione la libertà di circolazione. In questo senso ritengo che i controlli praticati negli aeroporti debbano essere in buona parte proposti anche nelle stazioni dei treni: accesso consentito solo a chi è in possesso di titolo di viaggio valido, monitoraggio dei varchi, biglietti nominativi sulle tratte ferroviarie internazionali, verifiche più attente ai bagagli, ecc.â€.
“Dobbiamo non solo rafforzare la vigilanza – conclude il governatore – ma anche far rispettare le leggi che già esistono in materia di sicurezza, come quelle che vietano l’uso del velo che nasconde il volto delle persone. Non è un attacco e tantomeno una crociata nei confronti di un credo religioso, ma il dovere sacrosanto di adottare comportamenti a salvaguardia dell’incolumità fisica e della stessa vita delle personeâ€.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.