Sicurezza: Rotondi smonta la strategia di Variati
Sabato 18 Maggio 2013 alle 16:39 | 2 commenti
La quarta settimana di campagna elettorale di Achille Variati, intitolata “C’è una città più forte†e dedicata al tema sicurezza, si apre al bar Moresco di campo Marzio con alcune precisazioni di Jacopo Bulgarini D’Elci. Il direttore di “Vicenza per Variati†precisa che “c’è questa strana idea che noi non abbiamo un programma e che ce l’abbia solo una forza politica. Noi un programma ce l’abbiamo ma è essenziale e riassuntivoâ€.
Fatte le dovute considerazioni su quanto argomentato dall’avversaria Manuela Dal Lago, che si vanta di essere l’unica a distribuire il programma cartaceo, la parola passa al sindaco uscente che elenca i successi della sua giunta nei cinque anni passati. Che vanno dalla diminuzione del 70% della prostituzione e dell’80% dell’azione dei borseggiatori fino alla sparizione dei lavavetri. E ancora: nessuna carovana di zingari in più rispetto a quelle già presenti, più di 50 telecamere attive giorno e notte –che “fanno di Vicenza una delle città più sorvegliate d’Italia†– e l’aumento del 100% dei controllo dell’Ulss su negozi e bar. Permane il problema dell’accattonaggio, in mano ad organizzazioni criminali, e del micro spaccio. Per quanto sia già un successo che Vicenza non sia, come Padova e Verona, una “piazza organizzata di spaccioâ€.
A parlare dei provvedimenti futuri sul tema sicurezza c’è Dario Rotondi, poliziotto e questore in pensione. Rotondi dopo giorni di documentazione nelle aree più sensibili della città (Viale Milano e Campo Marzio) afferma di essere giunto alla conclusione che “le zone sono sostanzialmente sane, non bisogna rimanere solo in superficieâ€. Per questo secondo Rotondi l’obiettivo futuro dovrà essere quello di conoscere bene il territorio, distinguere le “persone per bene e quelle per male†e indirizzare i controlli della polizia su situazione specifiche. “In questo modo entro l’anno avremmo in viale Milano risultati positiviâ€. Rotondi smorza quindi i toni di una campagna elettorale in cui il tema sicurezza non si è solo cavalcato, ma in alcuni casi anche gonfiato. Le situazioni difficili sono “focolai isolati…non si devono creare allarmiâ€, afferma l’ex questore interrotto qualche volta da Variati – per sottolineare che “il problema comunque c’è†-  che vede la sua strategia mediatica sgretolarsi su se stessa.Â
Rotondi ha l’occhio critico di chi ha speso quarantacinque anni lavorando realmente tra degrado e criminalità e, probabilmente senza rendersene conto, critica gli stessi provvedimenti presi dall’amministrazione Variati. “Bisogna essere un po’ psicologi su certe cose. Se uno il mendicante lo fa per bisogno allora chiamo i servizi sociali e non gli faccio la multaâ€, afferma Rotondi che certo non conosce l’ordinanza del maggio 2011 sulla “mendicità molesta†, a firma dell’assessore Dalla Pozza, con la quale si è giunti a multare quegli stessi mendicanti di cui parla. Infine richiama tutti a fare la loro parte, in primis le diverse associazioni del territorio, perché il numero dei poliziotti è quello che è e le risorse a disposizione anche. A fine conferenza stampa Rotondi dichiara tranquillamente che dopo una vita passata da “neutro†proprio non gli riesce di assumere in toto una parte politica. Un punto a suo favore per affrontare con lucidità certi problemi cittadini. Forse meno allettante per chi l’ha ... ingaggiato.
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Nota ufficiale
Variati 2013 - Variati: "Entro l'anno normalizzeremo la zona di viale Milano"
Il sindaco ha presentato le idee sulla sicurezza assieme a Dario Rotondi, ex questore di Vicenza e capolista della civica Variati Sindaco
"Entro un anno normalizzeremo la zona di viale Milano. E poi passeremo alle altre zone considerate sensibili delle città ". È questo l'impegno lanciato questa mattina dal sindaco Achille Variati assieme a Dario Rotondi, ex questore di Vicenza e capolista della civica Variati Sindaco, durante la conferenza stampa di lancio della nuova campagna tematica "C'è una città più forte".
"Su sicurezza e degrado è facile fare demagogia ma è molto più difficile agire. Nonostante gli scarsi strumenti a disposizione dei sindaci, in questi 5 anni con l'assessore Dalla Pozza e in stretta collaborazione con il Prefetto e le forze dell'ordine abbiamo fatto un buon lavoro come dimostrano alcuni numeri veri". Ha introdotto il sindaco Variati ricordando poi: "Con l'ordinanza antiprostituzione abbiamo ridotto del 70% la presenza nella zona rossa; grazie a controlli continui e attività di investigazione Vicenza, a differenza di altre città , non è diventata una piazza per le grandi organizzazioni dello spaccio; nessuna nuova famiglia di nomadi si è aggiunta a quelle stanziali; grazie alla presenza di agenti in borghese c'è stata riduzione drastica dei casi di borseggio al mercato (meno 80%); sono spariti i lavavetri e stiamo lottando per contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi e dei mendicanti molesti; abbiamo contrastato con forza il degrado in certe aree attraverso ordinanze specifiche su zone o su locali che producevano disordine; abbiamo superato le 50 telecamere attive: numero che, in proporzione al numero di abitanti, fa di Vicenza una delle città più sorvegliate. Abbiamo sperimentato ordinanze che hanno dato frutti e che ora vogliamo introdurre in maniera permanente nel nuovo Regolamento di Polizia Urbana. Per proseguire il nostro impegno verso una città che sia sempre più forte".
Un impegno per l'immediato futuro che ha trovato subito concretezza nelle parole di Dario Rotondi: "In queste settimane ho passato molto tempo sul campo, facendo verifiche e approfondimenti a tutte le ore del giorno e della notte nelle zone più critiche e problematiche della città . Ho parlato con chi ci vive e chi ci lavora. Entro l'anno vogliamo e possiamo normalizzare la situazione nella zona di via Milano. Come? Attraverso operazioni mirate che, dall'attività di investigazione e conoscenza specifica delle singole realtà , ci permettano di arrivare a selezionare interventi di controllo costante ma mirato sui soggetti realmente negativi. Sui quali serve applicare la massima pressione e severità , fino ai provvedimenti di espulsione. Dovremo quindi raccogliere, organizzare e studiare le informazioni che ci arrivano direttamente dalle strade per poter agire con vera efficacia. Così possiamo risolvere i problemi e non limitarci a spostarli. Dobbiamo partire da una consapevolezza: con le forze a disposizione non si può presidiare tutto il territorio. Per questo dobbiamo ad esempio sgravare la polizia locale di funzioni secondarie che possono essere affidate a forze ausiliarie, come le associazioni di carabinieri in pensione. Dobbiamo fare accordi con la Questura per una collaborazione a pieno titolo, con attività di supporto che aiutino nei compiti che per ragioni di organico si fatica a svolgere. Dobbiamo proseguire nel potenziamento delle funzioni sane di aree come quella di Campo Marzo, ampliando e arricchendo l'area gioco e incrementando l'illuminazione. Dobbiamo promuovere una maggiore presenza sul territorio e nei quartieri grazie a un uso costante del camper della Polizia locale come base mobile per attività di presidio quotidiane. Nessuno dovrà fare l'eroe ma tutti dobbiamo fare il massimo per migliorare la nostra città ".Â
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