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Sicurezza, il Pd cittadino chiede più agenti e mezzi per Vicenza

Di Rassegna Stampa Mercoledi 22 Febbraio 2017 alle 08:35 | 0 commenti

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Nuove forze per la questura, dalle Volanti alla polizia stradale, postale e ferroviaria. Il Partito Democratico sdogana la questione sicurezza, tema finora ad appannaggio dell’opposizione di centrodestra, con le critiche all’amministrazione comunale di Vicenza su Campo Marzo e le zone degradate della città. Questa volta, però, a fare la voce grossa è il partito che governa il capoluogo, che se la prende con lo Stato e chiede ai parlamentari di farsi tramite con il governo per far arrivare nuovi poliziotti in città.

Intanto, l’opposizione continua a pungere la maggioranza lanciando l’allarme sicurezza nella stazione dei treni e proponendo come antidoto l’installazione di colonnine per lanciare l’sos schiacciando un bottone in caso di pericolo. Il Pd cittadino ha dato mandato al sindaco Achille Variati e ai parlamentari Filippo Crimì, Federico Ginato e Daniela Sbrollini (iscritti in città) di rivolgersi ai ministeri dell’Interno e della Giustizia per chiedere, in particolare, rinforzi del personale della questura. «La pianta organica è ferma al 1989 – spiega Marco Mirijello, segretario del circolo 5, che ha realizzato un dossier sulla questione sicurezza – e da quell’anno gli stranieri residenti regolari sono triplicati, arrivando a quota 120mila. In tutto, gli abitanti della provincia sono 900mila in 2700 chilometri quadrati con 230 agenti effettivi in questura, sotto organico di oltre il 30 per cento e dal 2011 sono andati in pensione 70 poliziotti, che non sono stati sostituiti a causa del blocco del turn-over». Mirijello sottolinea anche la presenza in città delle due basi militari Usa Ederle e Del Din e del rischio di infiltrazioni mafiose. «Sommando gli uomini delle forze dell’ordine presenti, nel caso dovesse esserci un attentato – riprende il responsabile del Pd – in fase di reazione potrebbero essercene 15». Da qui il «timore che la carenza di organico delle forze di polizia a Vicenza possa mettere a repentaglio la normale operatività delle forze dell’ordine e compromettere il controllo del territorio e le capacità investigative delle stesse». Questo è «inaccettabile» per il segretario del Pd cittadino Enrico Peroni, che precisa: «La sicurezza deve essere gestita dallo Stato in modo efficiente ed efficace, non dalle amministrazioni locali».Per il capogruppo del Pd in consiglio comunale Giacomo Possamai, però, «c’è anche una responsabilità delle amministrazioni locali che negli anni hanno alimentato la possibilità che potessero combattere loro il crimine, ma così non è: deve farlo lo Stato». Intanto, il centrodestra ritorna a far presente la situazione di degrado tra Campo Marzo e la stazione. I consiglieri Gioia Baggio e Francesco Rucco di Idea Vicenza si fanno portavoce dell’insicurezza dei vicentini: «Alcune zone, in particolare dopo le 20, sono inaccessibili perché rischiose per la frequentazione di spacciatori e delinquenti – dichiarano -. Un esempio è la stazione di Vicenza, divenuta terra di conquista di sbandati e tossicodipendenti che molestano, a tutte le ore, i cittadini che vi accedono per prendere il treno. Molte donne che utilizzano la stazione lamentano tale situazione additandola come esempio di degrado e pericolo». A questo proposito il gruppo di Idea Vicenza propone l’installazione di «una colonnina in funzione per 24 ore, come c’è a Verona, che permetta al cittadino in difficoltà ed in pericolo la chiamata alle forze di polizia per un pronto intervento oppure la chiamata di un taxi, in centro ma anche nei quartieri più a rischio».
Di 
Elfrida Ragazzo, da Corriere del Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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