Quotidiano | Categorie: Politica

Siamo sudditi

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 7 Settembre 2014 alle 22:05 | 0 commenti

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Dice Matteo Renzi: "È importante che la Nato sia più forte e unita e non divisa al suo interno". E, così, sottoscrive l'impegno per l'Italia di aumentare "in termini reali" le spese militari almeno al 2% del PIL (più o meno il doppio rispetto a oggi) in dieci anni. Riguardo ai tempi, però, è stato dichiarato che, visto l'impegno di costituire la forza di intervento immediato, l'investimento dovrà essere effettuato prima possibile.

Alcune cose sono da evidenziare. Il governo Renzi, assieme ad altri governi UE, decide sanzioni contro la Russia (in appoggio al governo di Kiev del quale fanno parte forze dichiaratamente naziste) e ne ricava il blocco delle esportazioni di prodotti (soprattutto alimentari) che mette in crisi interi settori produttivi del nostro paese. Sempre il governo Renzi, come ci fa sapere il ministro Marianna Madia, decide di prorogare il blocco degli stipendi ai dipendenti pubblici (e, quindi, anche alle forze dell'ordine) e, nello stesso tempo, si impegna ad aumentare le spese militari di ben oltre 10 miliardi di euro. Non ci sono soldi per rilanciare l'economia (con lo "sblocca Italia" risultano ridicoli i "nuovi investimenti" reali per circa un decimo dei 40 miliardi annunciati qualche mese fa) ma si acquistano dagli USA gli F35, cacciabombardieri che non servono alla difesa ma all'attacco e che sono, tra l'altro, insicuri. La disoccupazione aumenta, la precarietà è ormai la forma normale di lavoro, le aziende delocalizzano e chiudono, ma c'è il pareggio di bilancio in costituzione (votato e voluto, è bene ricordarlo, anche dal partito di Renzi) che ostacola gli investimenti. Mancano i soldi per qualsiasi investimento e si firmano nuovi impegni di spesa a tutto favore delle politiche guerrafondaie di USA e Nato ...

È chiaro che il governo italiano ha assunto una posizione di sudditanza verso il potente alleato d'oltre oceano. Posizione che nulla ha a che vedere con la dignità nazionale che dovrebbe avere un paese libero e sovrano.

Di fronte a questi esempi, che dimostrano la dipendenza del governo Renzi rispetto alle decisioni prese da chi si crede "padrone del mondo", dovremo, come cittadini, alzare la testa ed esigere che il nostro paese sia complice di chi sta creando i presupposti per iniziare nuovi devastanti conflitti.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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