Siamo entrati in esclusiva nell'ostello dei profughi a Cesuna. Già il 22 ottobre ritorno all'hotel Tina
Giovedi 22 Ottobre 2015 alle 16:42 | 1 commenti
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Ecco l'ostello da cui è partito tutto. Siamo entrati con le telecamere di VicenzaPiù in esclusiva nella struttura che accoglie i profughi di Cesuna di Roana. L'altro ieri la protesta, con la notte passata al freddo di fronte all'albergo che li ospitava. Ieri la fuga non autorizzata a Vicenza per parlare con i funzionari della Prefettura.I 26 profughi protagonisti delle cronache di questi giorni chiedevano una nuova sistemazione, quantomeno di tornare all'hotel Tina, dove alcuni di loro sono ospitati ormai da sei mesi e dove dovrebbero rientrare già oggi dopo le promesse della Prefettura.
Nelle ultime due settimane i ragazzi erano stati trasferiti al vicino ostello Zeleghe, distante dieci minuti a piedi, mentre all'hotel Tina procedevano i lavori di manutenzione e sistemazione dell'impianto di riscaldamento. La previsione era di farli restare lì due settimane, poi i lavori si sono dovuti protrarre per un paio di giorni. Nell'ostello sono presenti altri 55 profughi trasferiti da Valli del Pasubio. Anche in questa convivenza forzata potrebbero esserci i motivi delle tensioni degli ultimi giorni.
Siamo venuti a Cesuna per visitare l'ostello in cui sono alloggiati provvisoriamente e abbiamo parlato con la responsabile di struttura per la cooperativa Ecofficina Verena Vettorato, che qui impiega 5 operatori presenti a turno sulle 24 ore, a cui si aggiungono due cuochi e addette alle pulizie. Lo Zeleghe è un edificio su tre piani con 22 camere che possono contenere da cinque a otto persone, per un totale di più di 90 posti. La struttura, nuova e ben tenuta, è gestita solitamente dalla cooperativa sociale Terre di Mezzo. Gli interni, da quello che abbiamo potuto constatare, appaiono confortevoli, con camere e spazi comuni in cui i profughi si intrattengono in attività e frequentano corsi d'italiano e di educazione civica.
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