Si è rotto l’equilibrio che reggeva Achille Variati con la defenestrazione del direttore del quotidiano locale
Venerdi 9 Settembre 2016 alle 12:12 | 0 commenti
L’equilibrio funzionava e collegava a sé molti settori, perfino in ambito ecclesiale. Lo strumento: i schei, quelli che erano disponibili per tutte le iniziative di coloro che erano dentro l’equilibrio. L’impegno finanziario della Banca non era alla fine così gravoso, tanto che non è stato questo a dare i ben noti problemi, ma serviva a legare o a desiderare di legarsi a quel carro. Con il classico metodo con cui è famosa Vicenza, Variati aveva il compito di legare al suo carro molte realtà , tra loro contraddittorie e anche in conflitto, ma convergenti nel votarlo. La sua mancanza di veduta politica, ammantata da molte parole sui mass media, vedi le promesse non mantenute, gli infiniti progetti mai iniziati, nemmeno con progetti di fattibilità , l’esibizione continua di ogni lavoro fatto di normale amministrazione, i continui “tuonare†contro questo contro quello che nulla sortiscono, è ormai palese e non ha nemmeno più la copertura dell’equilibrio che lo ha espresso.
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