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Si dimettono l'intero cda di Ipab Vicenza e il presidente Ipark. Dure accuse al sindaco Francesco Rucco

Di Note ufficiali Venerdi 23 Novembre 2018 alle 18:42 | 0 commenti

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“Siamo stati oggetto in queste settimane di inammissibili e pretestuose interferenze attuate dalla nuova amministrazione comunale. E’ palese ormai la mancanza di fiducia nei nostri confronti, il che ci impedisce di portare avanti il nostro lavoro a favore dell’ente. Siamo qui a titolo praticamente gratuito, contrariamente a precedenti consigli di amministrazione, con l’intento di dare il nostro contributo e la nostra professionalità a favore della collettività. 

Se il sindaco voleva mettere a disposizione della sua maggioranza delle poltrone, poteva essere più leale e trasparente, invece di mettere a repentaglio la buona conduzione dell’ente e soprattutto la serenità dei suoi ospiti”. Con queste dure parole, Lucio Turra, presidente di Ipab di Vicenza, ha annunciato oggi alle 13, nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la sede in contrà S.Piero 60, le proprie dimissioni e quelle dell’intero consiglio di amministrazione seduto accanto a lui e composto dal vice presidente Gianni Cristofari e dai consiglieri Franca Bonetto e Bruna Stocchiero. Presente alla conferenza stampa anche Daniele Bernardini, presidente di Ipark Srl (controllata da Ipab di Vicenza), che ha annunciato le proprie dimissioni che verranno rassegnate nel corso del Cda di Ipark convocato nel tardo pomeriggio.

Il vicepresidente di Ipab, avvocato Cristofari, ha messo in rilevo in particolare “lo scorretto comportamento del sindaco Francesco Rucco che il 18 settembre scorso, nel corso di un incontro istituzionale aveva manifestato piena fiducia nei confronti dell’operato del Cda di Ipab. In particolare in merito ad una sanzione amministrativa (per l'assunzione a rapporto professionale di personale infermieristico da parte di IPAB di Vicenza) impugnata dalla stessa Ipab, in quanto ritenuta palesemente illegittima e a tutt’oggi sub judice. La nuova Amministrazione comunale, agendo in modo totalmente difforme dalle rassicurazioni del sindaco, dopo gli interventi e gli esiti dell’audizione del presidente Turra in quinta Commissione comunale, ha sollecitato la Regione Veneto ad avviare una visita ispettiva, nonostante sia a tutti noto che i comportamenti contestati nella sanzione sono frutto di scelte amministrative risalenti ad oltre 10 anni fa che sono state costantemente adottate da tutti gli amministratori di IPAB, compresi i Commissari regionali che hanno retto l'Ente per vari anni, compreso anche il Sindaco Rucco, che ha fatto parte del CdA”.

“Analogo comportamento è stato adottato nei miei confronti - ha aggiunto il presidente di Ipark, Bernardini - presente anch’egli alla riunione della quinta commissione per illustrare gli estremi di un’altra e diversa sanzione comminata alla Società per la mancata assunzione di disabili e contro la quale Ipark ha deciso immediatamente di reagire, nonostante il verbale non sia stato finora mai notificato – ha sottolineato Bernardini - interpellando nel merito (accertamento negativo) un giudice affinché possa derimere la questione”.

Turra e Bernardini hanno confermato che le due ispezioni sono già in atto e che ciò, evidentemente, non agevolerà l’attività dei due enti.

“Le vicende di IPAB di Vicenza – è scritto in una nota consegnata alla stampa - si collocano in un più ampio contesto politico, dove l'obiettivo è di affossare le istituzioni IPAB e consegnare di fatto l'assistenza degli anziani ai privati. Questo del resto è anche l'obiettivo del nuovo piano socio- sanitario regionale. Ritenendo preminente l’interesse degli anziani e della cittadinanza, Il Cda di Ipab di Vicenza rassegna le proprie dimissioni irrevocabili e augura al nuovo Cda un proficuo lavoro”.

 

Ecco nel dettaglio le motivazioni diffuse in una nota: 

PREMESSE

Il CdA di IPAB di Vicenza ha sempre creduto che IPAB è un bene comune da custodire e che l'autonomia di cui gode per legge rispetto alla politica va salvaguardata. Il CdA ha inteso offrire un servizio professionale per il bene della Città di Vicenza, dedicato alle persone, agli anziani, in particolare e alle loro famiglie. Il CdA di Vicenza ha sempre creduto che IPAB di Vicenza è una realtà aperta alla Città e al territorio ed ha cercato di realizzare uno spirito di comunità, facendo emergere i migliori valori originari della lunga storia dell’Ente. Questi obiettivi, indicati dettagliatamente nel piano industriale dell’Ente, di fatto non sono più attuabili, perché è venuta a mancare quella fiducia e quella tranquillità necessarie per svolgere serenamente e sinergicamente il ruolo di amministratori.

LE DIFFICOLTA’ CON LA REGIONE VENETO

L’attività di indirizzo del CdA di IPAB di Vicenza ha riscontrato da subito concrete difficoltà. La Regione Veneto ha cessato di autorizzare le alienazioni del patrimonio non strategico di IPAB di Vicenza, che erano necessarie per completare l’opera di ristrutturazione e adeguamento delle strutture previste dagli standard regionali.

Non si giustifica un simile comportamento regionale, considerato che la richiesta di alienazione era stata inoltrata nell’aprile del 2015 dal Commissario nominato dalla stessa Regione Veneto .

Di conseguenza, per far fronte alle necessità di adeguamento, il CdA di IPAB di Vicenza è stato costretto a ricercare una forma di finanziamento a medio - lungo termine, con non poche difficoltà data la situazione del sistema bancario e con un aggravio di costi.

Nel 2017 la Regione Veneto ha chiesto al CdA di IPAB di Vicenza di presentare un piano risolutivo, necessario per portare in pareggio la gestione caratteristica dell'IPAB, da sempre deficitaria. Il piano, prontamente presentato in data 23/11/2017, prevedeva soluzioni concrete e attuabili a breve termine. Tuttavia non ha trovato attenzione da parte della Regione Veneto, che a distanza di un anno deve ancora una risposta. La mancata risposta è stata riconosciuta nel corso dell’ultimo incontro con l’Assessore Regionale che si è tenuto recentemente.

La difficile condizione in cui si trovano tutte le IPAB è riconosciuta a tutti i livelli.

Ciò nonostante, la Regione Veneto non ha ancora realizzato la riforma delle IPAB. Il Veneto rimane, con Lazio e Sicilia, una delle tre Regioni italiane a non aver ancora legiferato sulle IPAB. Infine la Regione Veneto ha congelato nel 2009 la quota sanitaria che corrisponde alle IPAB.

L'AZIENDA ULSS 8 BERICA DI VICENZA IMPONE A IPAB DI VICENZA CONDIZIONI OPERATIVE PESANTISSIME.

A seguito della perentoria azione dell'Azienda ULSS 8 Berica, che ha agito sulla base delle direttive della Sanità regionale, IPAB di Vicenza è stata costretta ad avviare l’Ospedale di Comunità e l’Unità Riabilitativa, in condizioni economiche svantaggiose, per l'inadeguatezza del contributo regionale. La non economicità del servizio è stata aggravata dalla successiva determinazione dell'Azienda ULSS 8 Berica di porre a carico di IPAB di Vicenza i costi dei medici e della direzione sanitaria.

Analogamente l'Azienda ULSS 8 Berica ha operato per quanto riguarda il nuovo reparto Stati Vegetativi, ponendo a carico di IPAB di Vicenza il costo dei medici.

Nelle condizioni sopra descritte il CdA di IPAB di Vicenza sarebbe costretto ad operare in condizioni conflittuali con l’Amministrazione comunale, oltre che con quella regionale e con l’Azienda ULSS 8 Berica, soltanto perché i suoi attuali componenti sono stati nominati da un’Amministrazione di diverso colore politico.

I componenti del CdA di IPAB di Vicenza non sono figure politiche e non hanno mai operato in una logica politica. Hanno agito come tecnici e professionisti per il bene dell’ENTE, assumendo tutte le decisioni ritenute possibili e praticabili.

Hanno cercato di valorizzare il patrimonio assistenziale conseguito in tanti anni di esperienza sulla persona.

Hanno cercato di utilizzare nel migliore dei modi l’enorme patrimonio immobiliare (unico in Italia) ricevuto in donazione da tanti benefattori vicentini nel corso di vari secoli. Patrimonio che la Regione Veneto intende sottrarre ai vicentini, come dichiarato in più occasioni.

Proprio perché la politica esula dagli obiettivi dell’attuale CdA di IPAB di Vicenza, i suoi componenti hanno deciso di dimettersi, dissociandosi dai politici locali.

IPAB di Vicenza è patrimonio comune e per evitare che sia compromesso da una contesa politica i suoi componenti, con senso di responsabilità, anche se a malincuore, si ritraggono da un contenzioso irresponsabile e foriero di danni.

Continueranno personalmente a sostenere la buona Amministrazione, vigilando come cittadini sul patrimonio assistenziale e materiale di IPAB di Vicenza, per il bene degli anziani del territorio vicentino.

GLI OBIETTIVI ATTUATI DAL CDA DI IPAB DI VICENZA

Il CdA ha operato attuando gli obiettivi indicati nel piano industriale e si è attivato in alcune progettualità ed iniziative innovative.

  • Il primo obiettivo è stato quello di attuare l’accordo di programma, che prevedeva, tra l’altro, il trasferimento ad IPAB dei Centri Diurni e il trasferimento di Villa Bedin Aldighieri al Comune di Vicenza.

  • Una delle scelte più difficili è stata la risoluzione del contratto con la Cooperativa Bramasole a seguito dell’increscioso fatto occorso presso la residenza S. Camillo. Il Reparto era stato precedentemente affidato ad una Cooperativa del tutto inadeguata da parte del Commissario nominato dalla Regione Veneto. Le condizioni di lavoro erano inaccettabili ed il Reparto è stato pertanto internalizzato con assunzione di nuovo personale.

  • Sono state avviate tutte le attività per la ristrutturazione e l'ampliamento del Reparto S. Pietro, procedendo alla chiusura del pensionato per anziani autosufficienti e avviando tutte le azioni per la realizzazione del nuovo progetto.

  • E’ stato inoltrato ai competenti organi regionali il progetto della nuova residenza di Laghetto, prevista dall’Accordo di Programma.

  • Sono state svolte numerose attività per il rilancio dei beni artistici e culturali di proprietà di IPAB di Vicenza e per l’individuazione delle Vie della Charitas come ulteriore itinerario storico-artistico da proporre alla città, con lo scopo di integrare maggiormente l’Ente, titolare di importanti patrimoni artistici e culturali, con il tessuto culturale della Città.

  • Sono state attuate due edizioni del progetto Tra Dono e Carità, finalizzato a rilanciare l’immagine dell’Ente, offrendo alla cittadinanza alcuni contenuti importanti per riscoprire il valore dell’essere comunità, con l’obiettivo di tessere relazioni attive tra i vari soggetti presenti nel territorio, con particolare attenzione all’assistenza degli anziani.

  • E’ stato avviato il progetto Interreg Italia-Austria sul care e case management, per costituire uno sportello dedicato all’assistenza degli anziani non autosufficienti e il sostegno dei familiari.

  • Si è avviato il progetto Buone Attività Relazionali al Salvi, destinato a creare, con vari partner del territorio, una progettualità funzionale per realizzare un luogo aperto alla cittadinanza all’interno della Residenza Salvi, anche con l’obiettivo di riaprire il Bar all’interno della struttura.

  • E’ stato costituito il Comitato Etico di IPAB. Questa iniziativa ha consentito di evitare il ricorso al Comitato Etico dell’Aulss, accelerando i processi di attenzione alle cure degli anziani in particolari situazioni.

  • Sono stati attivati il nuovo reparto degli Stati Vegetativi, l’Ospedale di Comunità e l’Unità Riabilitativa Territoriale, con non poche difficoltà di carattere operativo e in tempi strettissimi.

  • Dal punto di vista economico è stato attuata una politica di contenimento dei costi a tutti i livelli riducendo il debito di cassa di oltre il 50% (da 4,9 ml di euro di debito esistente nel 2016, si è passati a 2,4 ml di euro di debito esistente al momento attuale).

  • Sono state notevolmente ridotte le spese del CDA. Nel 2005 il costo complessivo delle indennità a favore del CdA ammontava ad € 157.200,00. Il precedente CdA aveva ridotto il costo delle indennità ad € 43.000,00. Con l'attuale CdA il costo delle indennità relativo al 2017 è ridotto ad € 12.270,00.

  • Sono stati introdotti sistemi innovativi dal punto di vista organizzativo attraverso il progetto lean management, con l’avvio del rinnovamento dei processi operativi e l’introduzione di un sistema dedicato di controllo di gestione dell’Ente (progetto cruscotto).

  • E’ stato presentato alla Regione Veneto il piano di risanamento dell’IPAB di Vicenza,che prevede azioni importati e concrete per raggiungere definitivamente l’equilibrio di bilancio.

  • Nel contempo è stata gestita tutta l’ordinaria amministrazione, garantendo, grazie all’abnegazione del personale, una assistenza di alto livello, generalmente riconosciuta. 

 

(Nella foto da sinistra a destra: Daniele Bernardini, presidente di Ipark; Franca Bonetto, Consigliere CdA Ipab di Vicenza; Gianni Cristofari, vice presidente Ipab di Vicenza; Lucio Turra, presidente Ipab di Vicenza; Bruna Stocchiero, consigliere CdA Ipab di Vicenza).


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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