Servizio civile anziani, Sernagiotto: scelti da Commissione europea come "buona pratica"
Giovedi 13 Dicembre 2012 alle 16:00 | 0 commenti
Regione Veneto - "Mi impegno a finanziare anche per il prossimo anno il Servizio Civile Anziani. In bilancio sono previsti 700.000 euro, ma, con l'aiuto dei fondi nazionali, cercherò di confermare il milione di euro stanziato quest'anno": con queste parole l'Assessore ai Servizi Sociali della Regione del Veneto Remo Sernagiotto ha accolto i rappresentanti dei Comuni e delle Comunità Montane intervenuti all'Auditorium Santa Margherita a Venezia, in occasione della terza Conferenza programmatica sul Servizio Civile Anziani.
Sono oltre 3000 gli anziani coinvolti dal 2010 al 2012 in questo tipo di progetti, per i quali la Regione ha stanziato complessivamente, in tre anni, un milione e 500mila euro. Nell'ultimo anno sono state finanziate 160 amministrazioni, che hanno così potuto coinvolgere ultrasessantenni delle loro comunità in esperienze di cittadinanza attiva.
"Non solo nonni-vigile - ha sottolineato Sernagiotto - ma anche progetti in altri ambiti di intervento, purché si valorizzi questo capitale sociale di cui il Veneto dispone e che è rappresentato da circa un milione di anziani dai 60 agli 80 anni: l'artigianato locale, l'insegnamento, la tutela ambientale, la prevenzione del disagio, ma anche l'intersezione con il Servizio Civile rivolto ai giovani".
Dall'approvazione della legge Regionale n.9 nel 2010, con cui è stato istituito, il Servizio Civile Anziani si è evoluto anche grazie alle indicazioni raccolte dagli stessi Comuni in occasione delle annuali conferenze programmatiche: "L'esperienza risulta di grande interesse in ambito internazionale - ha raccontato l'Assessore regionale - l'abbiamo infatti presentata di recente a Marsiglia in occasione dell'assemblea di UNCCAS, l'Anci francese, e lunedì scorso, il 10 dicembre, a Cipro, per volontà della Commissione europea, come unica buona pratica italiana, nel corso della conferenza conclusiva dell'Anno europeo dell'invecchiamento attivo".
"Diversi sono gli aspetti della nostra esperienza che maggiormente hanno apprezzato in Europa: - ha spiegato Franco Moretto dirigente regionale U.C. Programmazione Terzo Settore e Non autosufficienza - innanzitutto il fatto che i progetti mettono in relazione gli anziani con le amministrazioni locali, coinvolgendoli nella vita della comunità in cui vivono. Inoltre, l'opportunità di integrare bassi redditi (con circa 300-400 euro mensili) in cambio di un servizio utile alla collettività , che li rende partecipi e attivi. Sono molti infatti coloro che decidono di proseguire l'attività come volontari, segno che stiamo andando nella direzione giusta. Per il prossimo anno è nostra intenzione istituire un tavolo di lavoro finalizzato ad un monitoraggio e a una programmazione ancora più attenta".
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