Servizi pubblici locali: Vicenza provincia più frammentata in Veneto, le proposte Cgil
Sabato 2 Febbraio 2013 alle 22:18 | 2 commenti
Cgil Vicenza  - Presentato, stamane a Vicenza, "L'Osservatorio 2012 sui Servizi Pubblici Locali" sulle performance quanti/qualitative delle più significative aziende di servizio pubblico operanti in Veneto (comprese ovviamente quelle vicentine), confrontate con un Benchmark di analoghe aziende del Nord Italia. La ricerca è stata condotta da Ires Veneto (Istituto di ricerche economiche e sociali) e promossa dalla Cgil.
Al convegno di presentazione, oltre a Giuseppe Barba di Ires, a Marina Bergamin, segretaria generale della Cgil berica, e ad Emilio Viafora, segretario generale della Cgil del Veneto, sono intervenuti anche alcuni amministratori vicentini: Attilio Schneck, commissario della Provincia, i sindaci Stefano Cimatti di Bassano del Grappa, Luigi Dalla Via di Schio e Giorgio Gentilin di Arzignano, e l'amministratore unico di Aim spa Paolo Colla.
Dal rapporto fornito da Ires emerge come la provincia berica sia la più frammentata tra quelle venete per numero di gestori dei servizi pubblici locali. Il trasporto pubblico conta due aziende pubbliche, Aim e Ftv, e dieci aziende private. Sei, invece, sono i gestori che si occupano dell´Igiene urbana (Aim-Sit, Etra, Alto Vicentino Ambiente, Agno Chiampo Ambiente, Soraris e Utilya); cinque le aziende del gas (Aim, Italgas, Pasubio group, Agsm, Ascopiave); quattro quelle del servizio idrico integrato (Acque Vicentine, Etra, Alto Vicentino Servizi, Acque del Chiampo).
"Una drammatica frammentazione", la definisce Marina Bergamin, segretaria della Cgil berica, che spiega: "Essere piccoli, di per sé non è un peccato, ma il rischio di morire di nanismo e di divenire preda di ben altri conquistatori, oggi, è grande. Si pone quindi il tema di come diventare più robusti senza perdere identità ".
"Per la Cgil - conclude la sindacalista - resta imprescindibile la missione dei servizi e il mantenimento del controllo azionario pubblico che vanno connessi a rigorose politiche industriali. Equità ed efficienza né qui né altrove sono antitetiche".
Per il segretario generale della Cgil Veneto, Emilio Viafora, "è necessario investire su tre fronti: su quello dei servizi affinché siano efficienti e al minor costo possibile per i cittadini; sull'innovazione in competenze, organizzazione, reti, strumenti, processi, diversificazione; su società a forte capitalizzazione e con piani precisi d'intervento. Il localismo non regge più. Il territorio deve diventare stimolo per fare governance più trasparenti".
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