Sergio Berlato, Maria Cristina Caretta e Anna Massaro partono alla carica con FdI per le politiche: contro la corruzione e per... i cacciatori. Il sostegno a Rucco sindaco? Nasce da strappo degli altri ma è il migliore
Giovedi 8 Febbraio 2018 alle 21:43 | 0 commenti
Si è svolta oggi, 8 febbraio, la conferenza stampa organizzata dal Coordinamento provinciale di Vicenza di Fratelli d'Italia per presentare i candidati inseriti nelle liste di Fratelli d'Italia nei collegi della Provincia di Vicenza per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Alla presenza dei dirigenti provinciali del partito, Daniele Pedrazzoli e Mattia Ierardi, il Coordinatore regionale Sergio Berlato ha illustrato, oltre alla sua da capolista al plurinominale alla Camera, le candidature di Maria Cristina Caretta, all'uninominale oltre che n. 2 del maggioritario, e Anna Massaro n. 4 (qui le intervsiet a Berlato e Caretta)
Il trait d'union che le contraddistingue, hanno detto Caretta e soprattutto Berlato, è, oltre alla tutela del mondo della caccia e al rispetto dei valori di Fratelli d'Italia, la perseveranza nell'agire contro il malaffare, non quello "maldestramente attaccato dai 5 Stelle con la loro politica del fango indiscriminato a cui, però, corrisponde il loro scarso impegno anche nelle aule regionali ma quello denunciato con documentazioni e testimonianze inoppugnabili come quelle depositate nelle procure venete contro lo scandalo del Mose, alias Galan, e contro le politiche di assegnazione di fondi per la formazione regionale, alias il gruppo intorno a Donazzan".
"Ho portato avanti queste denunce personalmente", ha sottolineato Sergio Berlato nel video integrale proposto di seguito della conferenza stampa in cui ha trovato ampio spazio il tema delle prossime amministrative col sostegno straconfermato a Francesco Rucco e nato anche dallo "strappo" di Forza Italaie Lega.Â
"E le mie battaglie contro la corruzione - ha ribadito Berlato - le ho fatte anche quando riguardavano esponenti della mia area polilita a differenza di quanto fanno i grillini, molto comprensivi solo con se stessi. Questo l'ho fatto in base alla mia convinzione che se in un gruppo c'è una mela marcia questa va isolata per non associare il marcio a tutto il gruppo. E' un dovere che anche un buon padre di famiglia, sia pure con dolore, deve assolvere se un suo figlio sbaglia. Io l'ho assolto e sempre lo assolverò anche pagando di persona come già è successo quando, per aver denunciato lo scandalo Mose, sono stato privato della candidatura in Europa dove ero sempre stato eletto col maggior numero di voti come poi è successo in Regione e come, col supporto della mia comunità di riferimento, prevedo possa succedere per me, Caretta e i nostri candidati alle prossime politiche.".
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