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Sequestrati 1500 capi di abbigliamento contraffatti e 20mila prodotti non sicuri

Di Emma Grande Venerdi 6 Marzo 2015 alle 17:19 | 0 commenti

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Diverse attività di controllo economico del territorio coordinate dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza e finalizzate al contrasto della illecita commercializzazione di prodotti contraffatti o non sicuri hanno portato al sequestro di 1500 tra capi di abbigliamento e articoli di pelletteria contraffatti, e circa 20 mila prodotti non sicuri.  

Tutti i dettagli nella comunicazione della GdF di Vicenza:

Nell’ambito di un piano coordinato dal Comando Provinciale di Vicenza per contrastare l’illecita commercializzazione di prodotti non sicuri o contraffatti, nelle scorse settimane, in diverse attività di servizio, sono stati sequestrati 1500 articoli di pelletteria e capi di abbigliamento recanti note griffes illecitamente riprodotte nonché circa 20.000 prodotti non sicuri, posti in vendita in violazione alla normativa prevista dal Codice del Consumo.

In particolare, lo scorso 2 marzo, i finanzieri della Tenenza di Noventa Vicentina hanno sequestrato 700 articoli di pelletteria e capi d’abbigliamento contraffatti denunciando all'Autorità Giudiziaria un soggetto extracomunitario che li poneva in vendita presso il mercato di Lonigo.

I militari hanno notato che il venditore ambulante - dopo aver “pedinato” una pattuglia in divisa della Polizia Municipale e dopo essersi accertato che la stessa si fosse allontanata dalla zona, ignaro della presenza dei finanzieri in abiti borghesi - aveva raggiunto la sua autovettura dalla quale aveva prelevato numerosi prodotti falsi, successivamente esposti per la vendita al pubblico.

Dopo aver effettuato nell’immediatezza il sequestro di circa 200 pezzi contraffatti e dell’autovettura utilizzata per il trasporto della merce illegale, i finanzieri hanno segnalato ai colleghi del Nucleo Mobile della Compagnia di Vicenza il domicilio dell’indagato, sito nel capoluogo berico, nel quale, a seguito di perquisizione, sono stati rinvenuti ulteriori 500 pezzi, tra giubbotti, occhiali da sole e cinture nonchè cover per telefoni cellulari.

Nell’ambito di un’altra analoga attività portata a termine nelle settimane scorse dalla stessa Compagnia di Vicenza sono stati sequestrati circa 800 articoli contraffatti posti in vendita all’interno di una boutique, con conseguente denuncia del cittadino italiano titolare del negozio.

Come detto, le citate attività si inseriscono nel più ampio contesto dei servizi coordinati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza a tutela dei consumartori, che hanno portato, nelle settimane scorse, ad ulteriori sequestri, da parte del Nucleo Mobile della Tenenza di Schio - nel corso di sei interventi effettuati presso esercizi commerciali - di circa 20.000 prodotti di bigiotteria di varia natura, dei quali circa 1.000 riferiti ad abbigliamento e accessori carnevaleschi, privi delle informazioni minime necessarie ad identificare il contenuto dei prodotti secondo le disposizioni previste dal Codice del Consumo. A questi si aggiunge un altro sequestro, effettuato a Vicenza nelle settimane antecedenti il Natale, di centinaia di dispositivi di illuminazione “natalizi” nei confronti di un commerciante di origine cinese, prive delle indicazioni obbligatorie di sicurezza disciplinate dalla normativa europea e recanti un marchio CE irregolare.

La commercializzazione di beni “insicuri” oppure “contraffatti” (a prezzi evidentemente “competitivi”) – oltre a determinare una concorrenza sleale (quindi, un danno economico grave per le imprese oneste che pongono in vendita beni rispettando le vigenti normative) e un danno sociale (visto che questo tipo di merce generalmente viene prodotta sfruttando soggetti deboli, disoccupati o extracomunitari, spesso con evasioni fiscali/contributive e senza coperture assicurative) – comporta anche un alto rischio per la salute dei consumatori, a causa del mancato rispetto delle norme di sicurezza, di certificazione ed etichettatura dei componenti usati per la relativa produzione.

 

Leggi tutti gli articoli su: Guardia di Finanza, contraffazione

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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