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Sentenza Marlane Marzotto, depositate le motivazioni

Di Andrea Polizzo Giovedi 19 Marzo 2015 alle 18:58 | 0 commenti

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In 256 pagine del collegio giudicante le motivazioni dell'assoluzione con formula piena in primo grado dei 12 imputati del processo Marlane per le morti bianche e l'inquinamento dei terreni della fabbrica di Praia a Mare del Gruppo Marzotto

Sono state depositate le motivazioni della sentenza di primo grado del processo Marlane con la quale il 19 dicembre 2014 il tribunale di Paola ha assolto con formula piena da tutti i capi d'accusa i 12 imputati per le morti bianche degli operai e sull’inquinamento dell’area industriale della Marlane di Praia a Mare, fabbrica tessile del Gruppo Marzotto.

In 256 pagine il collegio giudicante ha dunque spiegato le sue ragioni. In via del tutto sintetica, i giudici non hanno ritenuto che sia stato sufficientemente provato il quadro accusatorio sostenuto dalla Procura della Repubblica di Paola e dalle parti civili.

Ciò, in maniera particolare, in riferimento all'impatto sanitario sulla popolazione delle attività dello stabilimento tessile dismesso nel 2004. Secondo i consulenti del tribunale il tasso di mortalità e ricoveri tra gli operai e i cittadini dei due comuni maggiormente interessati dalla fabbrica, Praia a Mare e Tortora, non si discosta molto dal dato regionale e non hanno individuato correlazioni certe tra le malattie contratte e le sostanze rinvenute nell'ambiente circostante.

Quanto al dato ambientale, le motivazioni ricordano che i risultati delle indagini effettuate su mandato della Procura nel 2006 e nel 2007 nei terreni Marlane e nella falda acquifera sottostante non riferiscono di superamenti delle Concentrazioni soglia di contaminazione (Csc).

Ora, non resta che l'appello al quale faranno ricorso i PM e le parti civili.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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