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Sentenza Fiom/Fiat, Cgil: democrazia non vive solo nelle urne, ma sempre nei luoghi di lavoro

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 6 Luglio 2013 alle 13:44 | 0 commenti

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Cgil Vicenza -  Salutiamo con grande soddisfazione la decisione della Corte costituzionale che concede anche ai sindacati partecipanti alle trattative contrattuali i diritti di attività sindacale previsti dello Statuto dei lavoratori (assemblea, referendum, permessi, aspettative, ecc.); e ciò anche se i sindacati partecipanti, alla fine delle trattative, si sono dissociati dagli esiti e non hanno firmato il contratto collettivo.



Siamo in presenza di una storica decisione della Corte costituzionale, che colma un gap ormai insostenibile tra ordinamento intersindacale (irrobustito dal recente accordo interconfederale Confindustria/CGIL, CISL, UIL del 31 maggio 2013) e ordinamento statuale: quest'ultimo, infatti, con la versione dell'art. 19 dello Statuto dei lavoratori, ora bocciato dalla Corte costituzionale, consentiva una comoda fuga degli imprenditori dalla Confindustria allo scopo di disapplicare il CCNL, di stipulare un contratto aziendale (anche di comodo) e di riconoscere i diritti sindacali solo alle organizzazioni ‘d'accordo'.

La decisione della Corte costituzionale riprende quel filo di politica sindacale inciso nel 1970 dal Ministro Brodolini e da Gino Giugni e poi smarrito nel corso degli anni successivi al referendum del 1995; ma ripristina - soprattutto - il diritto soggettivo, della persona, a scegliere e a sostenere in libertà l'Organizzazione sindacale preferita.
Ora si metta un punto alle politiche discriminatorie e si ridia ossigeno alla democrazia! Che non vive solo nelle urne e a scadenze prefissate, ma tutti i giorni, in tutti i luoghi di lavoro.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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