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Sentenza Consulta sul commercio, Coppola: per la legge regionale non cambia nulla

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 30 Ottobre 2013 alle 18:50 | 0 commenti

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Regione Veneto - La recente sentenza n. 251 della Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 22 della legge regionale (n. 50/2012) relativa alla nuova disciplina sul commercio, nella parte in cui le medie strutture di vendita (tra i 2.500 e gli 8.000 mq) sembravano non essere assoggettate alle necessarie autorizzazioni ambientali.

“Qualcuno, tendenziosamente – commenta l’assessore regionale alle attività economiche Isi Coppola - l’ha subito interpretata come una bocciatura dell’impianto della nuova legge sul commercio adottata dalla Regione del Veneto nello scorso dicembre, pensando a chissà quali stravolgimenti. Nulla di tutto ciò; anzi”.

“Assai banalmente – fa chiarezza l’assessore - è accaduto che la Corte abbia accolto uno (e uno solo su tre) dei motivi del ricorso dello Stato contro la Regione, quello che risulta essere il più innocuo, forse per non smentire il Governo che ha impugnato la nostra legge e non dare ragione in toto alla Regione. Infatti, il Veneto aveva normato, e in maniera restrittiva, quanto attiene alla compatibilità ambientale delle grandi strutture di vendita, mentre relativamente alle medie strutture di vendita in forma di centro commerciale, il citato e oggi reso incostituzionale articolo 22,  rimandava implicitamente alla disciplina statale vigente, che prevede l’obbligo di screening ambientale”.

“Tale obbligo – conclude l’assessore veneto - era stato altresì ribadito e puntualizzato dalla Giunta Regionale, con una delibera dello scorso maggio, che rendeva evidente il richiamo alla normativa statale in materia ambientale e alla necessità di acquisire le relative autorizzazioni da parte delle medie strutture di vendita. La Corte Costituzionale non ha fatto altro che sottolineare quanto già previsto e interpretato dalla Regione, che mai ha inteso eludere alcuna disposizione in questo senso. In conclusione nulla cambia nella legge regionale per effetto di questa sentenza, che sembra banalmente ovvia quanto priva di conseguenze e pone molti dubbi sulla reale utilità di certe impugnazioni spesso cervellotiche o pleonastiche dello Stato contro le leggi regionali, che hanno il solo risultato di intasare la Corte Costituzionale”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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