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Semina dei cereali al Presidio No Dal Molin

Di Emma Grande Domenica 2 Novembre 2014 alle 23:13 | 0 commenti

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Gas No Dal Molin e Centro sociale Bocciodromo hanno seminato dei cereali al Presidio No Dal Molin a Vicenza. Un modo per proseguire la mobilitazione per la tutela del territorio e della piccola agricoltura contadina, verso il prossimo incontro nazionale di Genuino Clandestino, in programma ad aprile a Vicenza. Ecco le loro ragioni e i progetti futuri (nella foto un momento della semina al Presidio No Dal Molin).

Una semina biodiversa di cereali, per dimostrare che la lotta per la tutela del territorio dalla militarizzazione continua, unendosi a quella per la difesa della piccola agricoltura contadina. Dopo la manifestazione di ieri per una città libera dalla paura e dalle servitù militari, contro l’uso strumentale di ebola in chiave razzista e xenofoba, stamattina il Gruppo d’acquisto solidale No Dal Molin ha organizzato una semina nel terreno del Presidio, a Ponte del Marchese. È l’avvio di una filiera per unisce diversi spazi resistenti di Vicenza: dal Presidio No Dal Molin al Bocciodromo di via Rossi, dove la prossima estate i cereali coltivati a Ponte Marchese saranno trasformati in pane e pizza.
L’area seminata a cereali è di circa 500 metri e avrà scopo didattico, oltre che l’obiettivo di produrre un piccolo quantitativo di cereali biologici da cui ricavare farina. “Abbiamo seminato 11 diverse varietà di cereali: alcuni autoctoni del Veneto, altri provenienti da diverse zone d’Italia, ma tutte selezionate da piccole aziende agricole che praticano l’agricoltura biologica”, spiegano i promotori dell’iniziativa. “Tra alcuni mesi, quando i grani saranno cresciuti, potremo così osservarne la biodiversità e riconoscere le diverse varietà, pensando ai loro usi in cucina, che sperimenteremo al Cs Bocciodromo”.
Un’altra parte del Presidio è stata lasciata libera dalle coltivazioni per ospitare il consueto mercato dei piccoli produttori locali e delle autoproduzioni: il prossimo mercato si svolgerà la terza domenica di novembre, il 16, dalle ore 9 alle 13.
Sono passi che porteranno alla costruzione di un evento nazionale per la prossima primavera: a metà aprile Vicenza ospiterà l’incontro nazionale di Genuino Clandestino, una campagna nata per la tutela della piccola agricoltura contadina e per stringere reti territoriali che lavorano sui temi della terra e della biodiversità. “Tenere l’ultimo l’incontro nazionale di Genuino Clandestino prima dell’inizio di Expo a Vicenza, città di Maltauro - al centro degli scandali del grande evento milanese -, ci sembra un modo per far emergere le contraddizioni di Expo 2015, evento che usa l’agricoltura strumentalmente per affamare sempre più i piccoli produttori e nutrire solamente le grandi ditte sementiere, le multinazionali del cibo e le lobby che cementificano la nostra terra”, dichiarano i promotori. “Sono questi alcuni dei temi che porteremo al prossimo incontro nazionale di Genuino Clandestino, un incontro che costruiremo in questi mesi con iniziative e assemblee aperte a tutta la cittadinanza e a chi pensa che un’altra agricoltura, libera da Ogm e sementi ibride, sia possibile”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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