Asproso, Sel: masterplan centro storico continua a garantire e privilegiare la rendita
Giovedi 11 Aprile 2013 alle 20:01 | 0 commenti
Ciro Asproso, Gruppo Urbanistica Sel - Dopo 34 anni, Variati dà il ben servito al Piano Coppa e con il Masterplan del Centro Storico firmato dall'arch. Fantin, già presidente dell'INU, si candida a governarne il processo di trasformazione per i prossimi cinque anni. Lo fa affidandosi ancora una volta all'INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), che in tutti questi anni ha dato piena legittimazione agli strumenti pianificatori scaturiti dalle Amministrazioni Beriche.
A partire dal Convegno di Urbanistica del 2008 ad Ancona, dove il DPP di Hullwech e Crocioni fu considerato "appartenente a una nuova generazione di piani urbanistici che in Italia stanno creando "isole sperimentali" di nuova pianificazione e di gestione creativa del territorio, pur in assenza di una legge urbanistica nazionale"; passando all'incarico costato 30.000 euro per attività scientifica di supporto - che è servita a validare il PAT di Variati - fino ai 40.000 euro dati alla Fantin per un Masterplan da consegnare in eredità alla prossima amministrazione.Â
Sebbene il Piano Coppa abbia rappresentato un modello positivo per molte altre città italiane e sia ancora studiato per il sistema delle salvaguardie introdotte, non v'è dubbio che le profonde trasformazioni avvenute nella società vicentina necessitino di considerazioni e strategie ben più puntuali e aggiornate. Ciò nonostante, crediamo che un tale compito non sia richiesto ad un'Amministrazione in scadenza di mandato (ieri alla presentazione, non c'era un solo consigliere comunale), a meno di non ritenere che il prodotto del Masterplan, sia poco più che un'operazione di marketing elettorale.
In effetti, il tenore della rivista patinata consegnata ieri al pubblico di Sala Stucchi, induce a ritenere preponderante la finalità pubblicitaria, non fosse altro perché nei sei mesi di incontri programmati con le varie Fondazioni, Ordini e Accademie, non ce n'è uno che sia stato svolto a beneficio dei residenti del centro storico. Tuttavia quello elettorale è solo un aspetto di un'iniziativa che nel complesso non è certo vincolante.
Dal nostro punto di vista Variati vuole lanciare un chiaro messaggio agli operatori economici:
il tema delle salvaguardie non ci riguarda più di tanto e vedremo di snellire le modalità d'intervento. Inoltre, il focus sarà posto sugli ambiti di possibile trasformazione: AIM - ex Carceri - ex Tribunale - ex padiglione fiera, ecc., e come si vorrà procedere?
Tutto lascia immaginare che si proseguirà in linea con il PAT e il PI.
Accordi di programma, interventi settoriali, crediti e perequazioni, il tutto svincolato da una visione di interesse generale, in una perpetua sollecitazione di interessi privatistici.
In altre parole, un sistema di relazioni che continua a garantire e privilegiare la rendita, soffocando la partecipazione democratica e ogni possibilità di serio confronto culturale a beneficio della città .
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