Sel manifesta domani con tantissimi altri vicentini contro la demagogia sulla padania
Venerdi 9 Settembre 2011 alle 20:42 | 0 commenti
Tomaso Rebesani, coord. prov. Sinistra Ecologia Libertà di Vicenza - Domani nella nostra terra, a Montecchio Maggiore si concluderà una delle operazioni di propaganda e demagogia più ridicole degli ultimi anni. La Lega Nord trovandosi in enorme difficoltà proprio all'interno della sua base elettorale per l'incapacità di governo e cambiamento dell'Italia nonostante gli anni di promesse, ha riesumato attrezzi un po' arrugginiti.
Cosa possiamo fare, si saranno detti i condottieri di questa ormai affannata compagnia, se non riusciamo a cambiare l'Italia come volevamo? Ritorniamo dalla realtà , alla fantasia rispolverando la secessione e la padania, la loro Isola che non c'è..
Peccato che a tutto questo sia prestato il vertice federale di uno sport nobile come il ciclismo, peccato che finché questi percorrono il Nord Italia con le magliette verdi e riversano ampolle in laguna la nostra gente venga lasciata a casa, senza lavoro; si trovi senza servizi essenziali per gli anziani come per l'infanzia; i nostri ragazzi e ragazze non abbiano un granché di possibilità se vogliono costruirsi un futuro professionale ed una famiglia.
Ma, ci chiediamo noi, a chi interessa questo giro della padania alla fine? A coloro che hanno bisogno di un'ennesima distrazione di massa perché si parli d'altro. Perché per qualche giorno non pensiamo al nostro disastro economico e alle centinaia di migliaia di italiani (non padani) che martedì scorso hanno dimostrato contro questo governo in tutte le piazze d'Italia.
Noi di Sinistra Ecologia Libertà di Vicenza manifesteremo per questo domani contro la propaganda padana, in modo del tutto pacifico, sventolando il tricolore, sia nel corteo delle ore 14.30 che all'arrivo dei ciclisti a villa Cordellina.
Vogliamo far ben presente a questi signori che devono dare le dimissione e andare a casa perche' hanno fallito e ci vorra' un cambiamento radicale di chi governa e del modo con cui si governa, e non un giro in bici, per placare la rabbia, l'indignazione e l'insofferenza che ormai sono diffuse nel paese.
E' ora di cambiare, questo chiedono gli italiani, anche se comprensibilmente faticano a vedere oggi in quali mani mettersi, ma e' certa una cosa: siamo stanchi delle bugie e degli imbrogli. L'italia ha bisogno di una nuova classe dirigente con tanta voglia di fare per il bene comune e con la capacita' di ricostruire un senso di comunita' che da tempo abbiamo tutti perduto
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