Sel critica su ordinanza sindaco per Campo marzo
Martedi 19 Ottobre 2010 alle 18:52 | 0 commenti
Mattia Pilan, Sinistra Ecologia e Libertà - In relazione alla recente Ordinanza del Sindaco di Vicenza che impone una sorta di "coprifuoco" agli esercizi pubblici e alle attività commerciali della zona di viale Milano, Piazzale Bologna,Viale Roma e in tutta l'area limitrofa a campo marzo, con divieto di vendita di alcolici dopo le 20.00 e imposizione di chiusura dei pubblici esercizi entro le 22.00, nutriamo seri dubbi sull'utilità di un provvedimento che di fatto isola dal resto della città un quartiere densamente abitato e penalizza fortemente le attività commerciali in un periodo di crisi economica.
L'Ordinanza del Comune infatti colpisce indiscriminatamente tutte le attività della zona con il rischio di trasformare un'intera area della città in un dormitorio-ghetto deserto, in cui la sera alla popolazione, italiana o straniera che sia, non resta che chiudersi in casa. Riteniamo che la soluzione adottata dal Comune non influirà minimamente sui problemi dello spaccio di droga e delle lotte tra bande criminali nella zona di campo marzo: per fronteggiare questi fenomeni delinquenziali vanno aumentati gli organici delle Forze dell'ordine a presidio del territorio e dotati dei mezzi necessari, come piu' volte richiesto inutilmente dai sindacati di Polizia al Ministro dell'Interno Maroni.
Pensiamo inoltre che il Comune debba mettere in atto delle iniziative per rivitalizzare i quartieri piu' a rischio, "illuminando" quelle zone con mercatini rionali, feste di quartiere, iniziative culturali, che portino la popolazione a vivere il rione isolando con la partecipazione sociale chi delinque. In questo senso il coinvolgimento e la responsabilizzazione delle comunità dei migranti sui temi della sicurezza e del rispetto delle leggi, unitamente al riconoscimento dei fondamentali diritti di cittadinanza, sono un passaggio-chiave per la soluzioni dei problemi legati alla convivenza tra italiani e stranieri. Come dice il noto sociologo vicentino Ilvo Diamanti non possiamo pensare che siano le telecamere, lo spostamento di panchine o l'isolamento di aree urbane a garantire la sicurezza e la vivibilità che una volta derivavano dal fatto che le nostre città e le nostre strade erano vissute, frequentate, partecipate. L'Amministrazione deve, insieme a tutti i cittadini immigrati e non, trovare il modo perché le nostre vie a partire da quelle intorno alla stazione siano frequentate, perché gli abitanti riprendano il pieno possesso della propria città . Sinistra Ecologia Libertà di Vicenza è pronta a fare la sua parte.
Mattia Pilan, Sinistra Ecologia e Libertà -Coordinamento Provinciale di Vicenza
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