Quotidiano | Categorie: Diritti umani

Sel Vicenza celebra la Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 17 Maggio 2012 alle 23:07 | 0 commenti

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Sara Dal Zovo, membro del coordinamento provinciale di Sinistra Ecologia Libertà Vicenza - Oggi, 17 maggio 2012, viene celebrata la Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia. Nel 1990, ventidue anni fa, è stata ufficialmente rimossa "l'omosessualità" dalla lista dei disturbi mentali presente nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità.
Questa giornata ci permette di ricordare, oggi più che mai, l'importanza di lottare con forza contro l'omofobia, contro un odio irrazionale nei confronti di chi è considerato diverso.

Questo odio nasce dal pregiudizio, dall'ignoranza, dal pensiero di chi ancora classifica le persone e le divide in esseri umani di serie a e di serie b; questa battaglia si rende ancor più importante per contrastare non solo i pensieri, ma anche le mani, le azioni di chi, credendo di essere migliore si pone su un gradino più alto e trasforma il proprio dissenso in minaccie e aggressioni fisiche.
Celebrare questa giornata significa ricordare tutti coloro che sono stati offesi, verbalmente e fisicamente, tendere loro una mano e dimostrare che la diversità non sta nella scelta di chi amare, come non sta nel colore della pelle, nella religione, nella lingua o nelle tradizioni, perchè le differenze ci arricchiscono, ci aiutano a vedere più in là, a guardare oltre l'orizzonte, a capire che l'Italia sta crescendo e che anche noi dobbiamo fare uno sforzo per alimentare questo cambiamento.
Dagli Stati Uniti, Obama si pronuncia a favore delle nozze gay, seguito dal premier britannico Cameron, dal neo presidente francese Hollande e dall'intera Unione europea; la stessa Commissaria alla Giustizia, Cecilia Malmstrom, ha commentato la svolta alla casa bianca come "una dimostrazione di grande leadership. Una coppia che si ama dovrebbe essere in grado di sposarsi in tutta Europa", dice. Anche Strasburgo boccia i governi contrari ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, dicendo loro di non poter dare "definizioni restrittive di famiglia" per negare diritti fondamentali alle coppie omosessuali.
E' il segno di un nuovo tempo che si sta affacciando sull'Europa, un vento di cambiamento che sta avvolgendo la sinistra europea portandola a riscoprire se stessa, la propria missione morale e rendendola capace di grandi cambiamenti.
In Italia il terreno non è meno fertile, ma dev'essere preparato, i primi segnali di apertura però sono già visibili. Il ministro Profumo ha invitato i Dirigenti Scolastici a celebrare nelle scuole la Giornata contro l'omofobia; i ragazzi, che sono i cittadini di oggi e il nostro futuro, devono imparare il rispetto e la tolleranza, perchè l'odio, il disprezzo, l'omofobia, si combattono soprattutto con l'educazione. E' fondamentale far capire ai giovani l'importanza di aprirsi alle diversità, insegnare loro ad accettare l'incontro e il confronto con "il diverso", con l'altro da sè e capire che, in fondo, siamo tutti uguali, ognuno con le proprie caratteristiche, ognuno con la propria unicità.
E' il momento di farci sentire, perchè stare in Europa non vuol dire solo seguire alla lettera i dettami su pensioni, lavoro e pareggio di bilancio, ma significa anche innovazione, trasformazione, cambio di rotta sui temi importanti dei diritti civili. La sinistra italiana deve osare, deve dimostrare di non aver paura, deve ribadire con forza il suo sì alle unioni omosessuali, così come ha fatto Zedda istituendo il registro per le unioni civili e come Vendola continua a fare, invitando tutti ad avanzare lunga la strada della promozione dei diritti.
Anche Vicenza, in questo senso, dà una lezione di civiltà. Grazie alla petizione promossa dal Comitato Dir.Vi, e ai cittadini che hanno contribuito con le loro firme, è stato introdotto nell'ordinamento comunale il certificato di famiglia anagrafica, così, dall'1 giugno 2012, le coppie di fatto, quelle omosessuali e le persone che coabitano, potranno richiedere e ricevere "l'attestazione di iscrizione nell'anagrafe quale famiglia anagrafica costituita da persone coabitanti legate da vincoli affettivi".
Molte voci si stanno alzando e molte mani si stanno unendo e tendendo verso coloro che vogliono partecipare a questa lotta pacifica; lotta contro l'odio, l'intolleranza, il disprezzo, l'ingoranza, per la promozione di una nuova idea di civiltà, di saper vivere, un nuovo modo di essere persone, essere cittadini del mondo, accettare l'altro, renderlo un "altro significativo" e insieme percorrere la strada dell'uguaglianza, la strada dei diritti.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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