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Segrete intese

Di Lucio Panozzo Sabato 3 Luglio 2010 alle 21:57 | 0 commenti

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Caro direttore, le segrete intese di cui parlo non sono quelle care a noi maschietti (ma anche alle nostre referenti femminucce), cioè quelle d'amore. No, queste segrete intese di cui parlo sono antipatiche e indigeste, perché imposte a chi ha perso la guerra sessantacinque anni fa. Non avrebbe par caso fra i suoi esperti, qualcuno che ci sappia spiegare quello che finora non abbiamo capito (perlomeno io) in tema di questi benedetti (o maledetti) accordi segreti? Infatti, specialmente nel caso della nuova base americana, ma non solo, si fa un gran parlare di accordi segreti, e pensandoci bene mi coglie il sospetto che proprio su questo punto poco chiaro si annidi un chiarissimo busillis: non è che per caso attraverso l'opposizione del segreto si faciliti l'azione di chi vuol mestare nel torbido?

Il sospetto nasce dal fatto che un accordo appunto segreto nato sessant'anni fa e che non è conosciuto da nessuno, sia in realtà una entità astratta da cui si può far discendere tutto e niente, secondo che l'interesse del contraente maggiore (o unico, secondo me) richieda questo o quello. Infatti si tratta di un accordo talmente segreto che non si conosce nemmeno, a livello nostro di poveri mortali, chi tra le figure istituzionali della povera repubblica italiana ne sia a completa o perlomeno parziale conoscenza. Il caso del presidente della commissione difesa che ne era all'oscuro (trovato in internet ai tempi caldi della lotta contro la nuova base) mi sembra abbastanza illuminante e anche sintomatico di questo mio sospetto.
Lucio PanozzoAllora ci si chiede (ma si chiede soprattutto all'eventuale esperto da lei scelto per la risposta): chi, secondo la nostra costituzione, è autorizzato a sapere? E, in caso di cambio della guardia (governo), chi è autorizzato a illuminare i nuovi padroni del vapore? Perché qui mi coglie un doloroso sospetto: cade un governo di destra, molto più ben disposto verso gli "alleati" di un governo di sinistra. Il premier uscente "dovrebbe" passare la mano anche sui segreti accordi, ma si fiderà del premier entrante? O non occulterà qualcosa che sarebbe poco gradito al successore? Ma ci si chiede anche: veramente il premier sa? Perché purtroppo i premier passano, ma i segreti restano, e teoricamente ognuno di noi potrebbe diventare premier, col risultato che i segreti andrebbero dispersi tra amici e nemici del firmatario principale, diventando così segreti di Pulcinella. Non esisterà per caso una figura istituzionale occulta, una sorta di saggio dormiente scelto tra i sette saggi della montagna, autorizzato dal principale contraente a conoscere il segreto dei segreti conservato e custodito dentro all'arca santa assieme al sacro graal? Ma poi il maggior contraente farà conoscere veramente l'accordo al vecchio dormiente o non gli fornirà un richiamo per le allodole del tipo a specchietto, con il quale possa trastullarsi nella sua caverna assieme agli altri sei dormienti quando si svegliano per disturbi di prostata?
Altro ipotetico scenario: un dittatore buono (finalmente, era ora!) si impossessa del potere (non parlo di quello cattivo che dobbiamo subire attualmente) e vuole veramente il bene dello stato e di tutti noi. Per prima cosa penserà a ricostituire la sovranità nazionale. A tal fine contatterà quelle entità che attualmente detengono tale potere per poterlo recuperare: USA, Vaticano, criminalità organizzata, alta finanza (in primis la ridicolmente privata banca d'Italia), grande industria, multinazionali varie, Massoneria. Tralasciamo gli altri, di cui sarebbe tuttavia gustoso parlare e soffermiamoci sugli USA.
Il nuovo capo convoca l'ambasciatore statunitense e gli dice in poche parole: "L'Italia desidera denunciare l'accordo del '54. Fuori le carte".
L'ambasciatore, per nulla turbato, produrrebbe in breve tempo un carteggio giallognolo e muffito, dove il dittatore buono potrebbe finalmente conoscere i temi dell'accordo.
Domanda all'esperto: chi ci potrebbe mai assicurare che ciò che sta scritto su quell'accordo (su quelle pagine muffite) non sia inventato al momento? Da parte italiana c'è qualcuno che può testimoniarne la veridicità? E le eventuali firme, sono autentiche? Sarebbe un sospetto fuori luogo pensare che gli USA, accanto alla macchinetta con la quale stampano a ripetizione e a costo zero quelle cartine verdi rettangolari che tanto valgono sul mercato, non ne abbiano un'altra in dotazione agli ambasciatori che sforna accordi su carta antichizzata?
Aspettiamo lumi, grazie.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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