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Sedici quintali di anguille "seminati" nel Bacchiglione, la storia di un pesce misterioso

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 21 Ottobre 2013 alle 11:42 | 0 commenti

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Provincia di Vicenza - Sedici quintali di anguille. Saranno reimmessi entro la fine dell'anno nei principali corsi d'acqua vicentini, almeno in quelli che si sono rivelati idonei ad accoglierle. Prima “semina” sabato scorso, alla presenza anche dell'ex assessore Marcello Spigolon, promotore durante il suo mandato, di questo progetto in chiave vicentina.

Compresa in un più vasto programma europeo, l'iniziativa mira all'aumento di una popolazione ittica anche da noi in drastico calo, come pure  i suoi pescatori. Eppure la pesca del bisatto è sempre stata una tradizione anche da noi. Anzi, nel suo “De Natura Animalium”, Claudio Eliano, filosofo e scrittore del III secolo dopo Cristo, magnifica le anguille del Bacchiglione, da lui chiamato Ereteno, come le migliori di tutto l'Impero Romano. “Oggi invece – sottolinea Francesca Zanotto, funzionario del Dipartimento Pesca della Provincia di Vicenza – non sappiamo neppure quante siano e per questo abbiamo aderito a questo progetto europeo, per il quale abbiamo ottenuto un primo contributo di 50mila euro”. E altri 45mila potrebbero arrivare il prossimo anno. 

Primo passo, allora, il censimento degli animali presenti. Realizzato da Aquaprogram sotto il coordinamento dei biologi Stefano Salviati, Thomas Busatto e Diego Spedicato e grazie all'intervento dei pescatori volontari del Pabat e del Bacino di Pesca B: “Un migliaio di esemplari – sottolinea il dottor Salviati – sono stati anche marcati proprio per capire meglio quello che accade a questa specie”. A queste prime operazioni ha collaborato anche Alfredo Adami, memoria storica del fiume, l'ultimo dei pescatori di anguille. A 85 anni, in “pensione” da due, conserva ancora, gelosamente, bertovelli, paletti e reti. E, felice come un bimbo, non si è tirato indietro quando la Provincia di Vicenza ne ha richiesto l'aiuto, al fine di individuare i luoghi migliori dove piazzare le trappole. Stavolta, però, non per portar via un gustoso capitone da dividere con gli amici del centro anziani, ma al contrario proprio per capire come e dove procedere nel ripopolamento. “Esperienza preziosa. E pensare che un tempo – ride Zanotto – lo rincorrevano per tutto il Bacchiglione”.

Pesce misterioso, che nasce e muore (senza venire a galla) nel Mar dei Sargassi, e che riesce a trasmettere, di genitore in figlio (o ceca), tutte le informazioni per fare lo stesso tragitto e tornare esattamente nel posto da dove è venuta la madre, (uscendo sulla terraferma, se è il caso, e strisciando per completare la migrazione) l'anguilla deve fare i conti non solo con i nemici naturali, ad esempio il pesce siluro, ma anche con alcuni ostacoli creati dall'uomo. “In qualche punto del Bacchiglione andremo a realizzare scivoli che permettano alle femmine di superare dislivelli e sbarramenti e raggiungere così l'Adriatico”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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