Secessione Doc: Valdobbiadene da Conegliano
Domenica 22 Agosto 2010 alle 11:53 | 0 commenti
Si fa tanto parlare di secessione, ma quella appena annunciata tra Valdobbiadene e Conegliano per il Prosecco Doc e il Prosecco Docg, per le cui denominazioni si era tanto battuto l'attuale governatore del Veneto, allora Ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia, farebbe sorridere.Â
Ma riguarda un mercato di 57 milioni di bottiglie di Prosecco Docg con un fatturato annuo di 370 milioni di euro e un'esportazione in crescita del 3% nell'ultima annata! Cosa succede? Che l'Amministrazione comunale di Valdobbiadene (fonte La Repubblica di ieri) decide lo 'strappo', preludio alla ... secessione, da Conegliano l'altro polo storico dell'impero delle bollicine e a pochi km di distanza (vedi cartina dell'area sulla cui punta a sx c'è Valdobbiadene e il marchio comune Docg, n.d.r.): "La vera capitale del prosecco - dichiara ... secco il vicesindaco di Valdobbiadene Pietro Giorgio Davì -  è Valdobbiadene, tutti i sommelier del mondo lo sanno!"
E, quindi, invece che la unitaria "Mostra nazionale dello spumante" nasce il nuovo evento enogastronomico "Valdobbiadene brinda alla vita".
Quattro giorni di esposizioni, degustazioni e convegni dal 3 al 6 settenbre, budget di 60.000 euro, 40.000 dal Comune, il resto dagli sponsor istituzionali tra cui proprio la Regione Veneto di Luca Zaia.
Oltre 50 saranno gli espositori presenti, tra cui Astoria dell'entusiasta titolare Giorgio Polegato, 150 quelli che invieranno le loro bottiglie (baionette?).
Ma big com la Carpenè Malvolti e la cantina Ruggeri saranno assenti, come la prima, o parteciperanno con scetticismo, come la seconda, convinti che in un mercato così competitivo gli sforzi dovrebbero essere uniti invece che frammentati, idea condivida dai produttori di Coneglaino come Egidio Vettoretti delle Cantine Valdoca. Per il business Prosecco Docg, nato il 1° aprile 2010, sono, infatti, coinvolti 15 comuni, 2.913 viticoltori, 166 case di produzione e 250 enologi.
Il primo effetto della secessione? Il "Forum Spumanti", nato per promuovere marchio e prodotto a livello nazionale e internazionale e che tradizionalemente aveva Valdobbiadene come sede durante la Mostra unitaria, potrebbe dover trovare una nuova location.
Insomma dopo lo "schiaffo" Tocai, marchio non più utilizzabile dai viticoltori veneti a favore di quegli ungheresi, e in attesa di una vendemmia per il Prosecco, che non si annuncia particolarmente ricca causa le pioggie con i 135 quinatli previsti per ettaro, Zaia dovrà occuparsi dell'automia veneta ma non potrà dimaticare la parola unità nella zona del prosecco: nemo propheta in patria ...
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.