Se manca la casa, Priante (Sunia): giornata di protesta e proposta nazionale il 13 dicembre
Venerdi 9 Dicembre 2011 alle 18:40 | 0 commenti
Movimento Sfrattati di Vicenza, Sunia di Vicenza - Gli sfratti per morosità incolpevole sono un disastro permanente: una delle facce della crisi. Essi conseguono alla perdita del posto di lavoro (disoccupazione, cassa integrazione) così frequente nella nostra provincia dove, nei primi sei mesi dell'ano, ci sono stai 3.200 nuovi disoccupati. Questo evento, spesso irreversibile, colpisce centinaia di famiglie che da una condizione sostenibilità ed autonomia economiche precipita nella povertà (qui l'intervista a Stefano Priante).
Tra il cibo per i figli ed il canone di locazione la scelta è obbligata.. Ecco dunque lo sfratto per morosità . Queste famiglie espulse a forza dalla casa (pensiamo cosa vuol dire, quali i riflessi sui bimbi!!) in provincia sono circa mille con la punta di 272 sfratti eseguiti a Vicenza e circa 70 a Bassano.Questo dramma, ancor più diffuso nelle grandi città , registra in Italia circa 100.000 sloggi forzati all'anno di media.
Su questi problemi il SUNIA ha indetto una giornata di protesta e proposta nazionale il 13 dicembre 2011 con presidi davanti alle Prefetture che sono la rappresentanza periferica del Governo.
Il numero delle famiglie sfrattate sono così tante da consentire solo soluzioni di emergenza.
Ma in loco, in alcuni comuni, vi sono risorse colpevolmente inutilizzate dagli amministratori.
Il comune di Vicenza ha la disponibilità di oltre 30 CASE sfitte ed utilizzabili subito. Invece di alloggiarvi gli sfrattati a costo zero preferisce sistemarli in albergo alla spesa di 2.400 €/mese per famiglia.
Finora ha sborsato circa 60.000 €.
A Bassano la situazione é peggiore perchè le case comunali sfitte sono vendute e gli sfrattati debbono arrangiarsi: il comune di Bassano non dà loro nemmeno l'albergo.
Ogni tanto la stampa ci informa di incursioni della forza pubblica in edifici abbandonati dove trova persone umane prive di alloggio. Non sono solo persone che taluni nominano clandestini ma anche donne e uomini con regolare permesso di soggiorno senza lavoro e senza casa.
Non dicano i nostri amministratori che nessuno dorme sotto i ponti!
Ma il problema delle famiglie sfrattate non riguarda solo esse. I loro drammi sono indice di un allentamento dei legami di solidarietà sociale che devono permeare ogni comunità per non ridursi ad un semplice aggregato di case, persone, strade, ecc.
Primi responsabili in ciò sono il Governo e gli amministratori locali; ma anche i singoli cittadini possono fare qualcosa.
Dietro ogni sfratto ci sono spesso gli occhi vispi ma impauriti di un bambino, quelli ansiosi di un padre e di una madre, quelli stanchi e rassegnati al peggio di una persona anziana.
Invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione avanti la prefettura di Vicenza
Martedì 13 dicembre 2011 alle ore 17.
Il prefetto riceverà una delegazione.
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