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Se i fratelli d'Italia guardano altrove, ciò che non sarà dato ce lo prenderemo

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 9 Novembre 2010 alle 09:25 | 0 commenti

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Federico Caner,Capogruppo Lega Nord, Consiglio regionale Veneto - Da sette giorni il Veneto è sott'acqua. Quel benestante, antipatico Veneto, che forse troppo spesso ha fatto da sé rifiutandosi di chiedere per orgoglio, oggi con incredibile dignità non domanda elemosine ma aiuto. "Cosa chiedo davvero? Fatemi lavorare, compratemi le tirature salvate; andate ad acquistare il pane dal panettiere finito sott'acqua, a Natale regalate i gioielli dell'orafo alluvionato. Aiutateci a ripartire, senza beneficenze, ma ridandoci l'orgoglio e la forza del nostro lavoro".

Cito la voce del tipografo vicentino Giancarlo Busato, ma nelle sue ci sono le parole dei 500mila veneti che tolgono il fango e differenziano i loro beni oggi divenuti immondizia; di quei sindaci in prima linea, gambe e braccia a mollo, per sgomberare i loro cittadini alluvionati; di quegli anziani che dopo 70-80 anni di vita hanno perduto tutto, case, ricordi, piccole aziende.
Ed è a loro, oggi, che deve guardare un'Italia distante, anche in questa occasione. Italiani che ci chiedono in ogni occasione di cantare un Inno chiamandoci "fratelli", ma a cui ogni anno lasciamo un residuo fiscale pari al 10,3% del nostro Pil, cioè 11,5 volte superiore di ciò che adesso vogliamo indietro non per elemosina ma per necessità. "Veneto, finalmente benvenuto in Italia", ironizza Casini da Napoli. Noi gli rispondiamo invece "Benvenuto in Veneto", quando vorrà venire a verificare in prima persona cosa sta succedendo nella nostra regione alluvionata. Questo non è tempo per l'ironia, né per lo sciacallaggio politico che purtroppo vediamo riemergere in alcuni leader dell'opposizione. Non è tempo per gli scandali o per le minacce politiche di chi in questi giorni s'è ben guardato dal mettere piede in Veneto, lanciandoci stoccate da Napoli, Roma, Firenze mentre noi spalavamo fango.
A loro oggi diciamo che ciò che non ci sarà dato, ce lo prenderemo. Nella piena fiducia nei confronti di Luca Zaia, Commissario straordinario per l'alluvione, intraprenderemo tutte le strade possibili per riportare il Veneto alla normalità in tempi certi. Chiediamo lo sblocco del patto di stabilità, mai disatteso dalla stragrande maggioranza dei nostri Enti locali, consentendoci di utilizzare nostri fondi fermi da anni nelle tesorerie dei Comuni. Chiediamo a Roma di mandarci aiuti, altrimenti tratterremo sul territorio le imposte e le tasse che inviamo allo Stato centrale a sostegno perequativo di aree del Paese costantemente in emergenza. Ora l'emergenza è qui, ed oggi come mai ci sia lecito dire "prima il Veneto ed i veneti", prima che la nostra locomotiva economica in ginocchio si fermi del tutto bloccando l'intera Italia.
Il Veneto silenzioso la propria parte l'ha già fatta. Ora attende che i "fratelli d'Italia", gli stessi che ci chiedono di festeggiare l'Unità, dimostrino di esserlo realmente. Napolitano definisce "vergognoso" il crollo di Pompei, ma finora non ha speso una parola per la silenziosa tragedia del Veneto alluvionato. Lo aspettiamo giovedì a Padova: allora chiederemo risposte, allora sarà impossibile girare la testa altrove ignorando l'orgoglio e la dignità del popolo veneto.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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