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Scuole paritarie, Codacons Veneto: Regione e Governo non possono scaricare sulle famiglie una tassa sull'esercizio dei diritto alla scolarizzazione

Di Note ufficiali Venerdi 29 Dicembre 2017 alle 19:27 | 0 commenti

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La notizia del mancato rifinanziamento adeguato a sostegno delle scuole paritarie pone a carico dei cittadini una surrettizia tassa sul diritto alla scolarizzazione. Il Codacons Veneto, associazione assolutamente laica e in prima fila nelle battaglie per i diritti della persona, difende le scuole dell'infanzia paritaria. Coerenti al principio della sussidiarietà, va difesa la capacità di organizzare dal basso un servizio essenziale per a famiglia, per un'adeguata preparazione prescolastica e per la possibilità di lavoro dei genitori.

Il contributo pubblico alle scuole per l'infanzia "private", ma sarebbe più corretto definirle frutto di una solidarietà educativa e di sostegno delle comunità locali, copre poco più di un terzo del costo, per ben due terzi sono rette, autofinanziamento, utilizzando spesso strutture che sono beni parrocchiali.
Riteniamo che non era impossibile trovare nella recente legge di Bilancio le risorse come per gli anni precedenti. Condividiamo il sospetto del prevalere ancora di certi pregiudizi che sono antistorici e dannosi per quella tensione alla coesione sociale che sola ci può far uscire dal clima di rancorosità che avvelena "i pozzi della democrazia".
Ci appare antistorico l'appello "prima le scuole pubbliche".
Le scuole paritarie sono patrimonio di tutti, esemplari nella loro capacità di accoglienza specie quando ignorano l'ambiguo appello del "prima i veneti". Anzi l'accoglienza sia di tutti i ceti sociali, di tutte gli orientamenti culturali è un fattore positivo che ogni laico dovrebbe riconoscere e rispettare.
Il risultato di questa vicenda e che le famiglie si troveranno un onere ulteriore...mentre l'ISTAT ricorda che la detanatiità vede l'Italia sempre più prima nel vuoto delle culle!
Abbiamo sufficiente esperienza per sollecitare con fiducia il Governo a recuperare questo grave errore.
La stessa Regione prodiga nel soccorre con centinaia di milioni di euro l'imprenditore privato in difficoltà per la Pedemontana può rivedere il suo contributo alla luce del dato che in Veneto ben il 65% dei bambini scolarizzati da 3 a 6 anni si rivolgono alle scuole paritarie contro la media nazionale del 40%.
Sbagliare umanum est... perseverare è diabolico.

Franco Conte
Presidente Codacons Veneto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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