Quotidiano | Categorie: Scuola e formazione, Fatti

Scuole in Veneto: oltre 80% edifici accessibili ai disabili, ma ci sono ancora barriere e mancano servizi scuolabus

Di Note ufficiali Venerdi 2 Febbraio 2018 alle 14:49 | 0 commenti

ArticleImage

In Veneto, oltre la metà degli edifici scolastici sono datati, in quanto costruiti prima del 1976. Tuttavia 87 su 100 hanno adottato accorgimenti per superare le barriere architettoniche ed essere accessibili a persone con disabilità. E' quanto risulta dall'ultimo numero di "Statistiche Flash" il bollettino mensile dell'Ufficio statistica della Regione Veneto. Nella panoramica sulle condizioni dell'edilizia scolastica in Veneto risulta che il 57 per cento dei 4433 edifici scolastici pubblici presenti nella regione ha oltre quarant'anni.

L'età media del ‘parco scuole' in Veneto, seconda regione d'Italia per numero di scuole dopo la Lombardia, è quindi superiore alla media nazionale, pari al 50,4% degli edifici anteriori al 1976.

Nonostante una certa vetustà, in Veneto sono stati numerosi e significativi gli accorgimenti adottati per migliorare la qualità delle strutture, abbattere le barriere e migliorare l'efficienza energetica e la sostenibilità ambientale degli edifici: l'87 per cento delle scuole ha introdotto pedane, montascale, rampe, servizi igienici accessibili ai disabili e il 79% ha individuato soluzioni per ridurre consumi energetici, come vetri doppi, zonizzazione dell'impianto termico, pannelli solari. In particolare, l'82 per cento delle scuole primarie e oltre l'83% delle scuole secondarie di primo grado dispone di servizi igienici accessibili anche ai disabili; quasi l'86 per cento delle scuole secondarie e il 79 per cento delle scuole primarie ha ovviato al problema scale. Nella classifica delle regioni italiane, il Veneto si posiziona al terzo posto, dopo Valle D'Aosta e Piemonte, in rapporto agli interventi di superamento delle barriere architettoniche e al primo posto, pari merito con la Valle d'Aosta, per interventi a favore della sostenibilità ambientale e dell'efficienza energetica. In particolare, Venezia risulta essere quarta, tra tutte le province italiane, per interventi volti a ridurre i consumi energetici.

Ma nonostante gli interventi per migliorare accessibilità e sostenibilità delle strutture, solo il 26 per cento delle scuole primarie e medie ha percorsi a rilievo tattile, e meno della metà offre percorsi interamente accessibili sia all'interno che all'esterno. In chiaroscuro anche la dotazione di postazioni informatiche, accessibili ai disabili in poco più di due terzi delle scuole primarie e in tre quarti delle scuole secondarie, contro, rispettivamente, l'84,5% e l'85,7% dell'Emilia Romagna, la regione leader nella graduatoria dell'inclusione scolastica informatica.

Le scuole venete risultano più accessibili della media italiana in termini di raggiungibilità e trasporti: il 92 % è raggiungibile con mezzi privati, il 45% è collegato con servizi di trasporto urbano, il 46 per cento con servizi di trasporto extraurbano. E ben il 74 % delle scuole dispone del servizio scuolabus, a fronte di un dato medio italiano del 62 %. Ma solo il 26 % dispone di un servizio di trasporto dedicato agli alunni disabili, a fronte della media italiana del 41 %. Tra le province venete Vicenza è quella con il maggior numero di scuole collegate dal servizio di scuolabus (84%), mentre Padova appare in fondo alla classifica (59%). Guardando invece unicamente al trasporto per disabili le province con più servizi sono Rovigo e Venezia, rispettivamente con il 52 e il 44 per cento degli edifici raggiunti da scuolabus attrezzati

Leggi tutti gli articoli su: Disabili, Scuole, Regione Veneto

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network