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Scuola Politica ed Economia Confartigianato si accorda con l'Università di Padova

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 11 Novembre 2013 alle 20:53 | 0 commenti

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Confartigianato Vicenza - Diventa “universitaria” la Scuola di Politica ed Economia promossa da Confartigianato Vicenza, realtà che da dodici anni arricchisce il patrimonio di conoscenze e competenze civiche dei dirigenti dell’associazione, di giovani imprenditori, professionisti e cittadini interessati alla vita pubblica, offrendo loro l’opportunità di partecipare a un ciclo biennale di apprendimento composto sia da lezioni e sia dalla possibilità di incontrare economisti, politici, studiosi della comunicazione, sociologi e personalità di spicco della società civile.

Grazie infatti a un accordo con l’Università di Padova, che ha riconosciuto il carattere di Alta Formazione al progetto ideato dalla Scuola, la partecipazione al prossimo corso biennale garantirà l’ottenimento di crediti formativi universitari, sei per anno.  

Tutto ciò a partire già dal prossimo corso 2013/2014, intitolato “Libertà e Responsabilità d’Impresa nel mondo 2.0”, con il quale la Scuola intende accompagnare i propri “allievi” ad approfondire il tema rapporto tra economia e contesto sociale, analizzandone i diversi aspetti: l’attività avrà inizio il 7 dicembre e si concluderà entro giugno del prossimo anno attraverso dodici lezioni, laboratori e un viaggio di istruzione al Parlamento Europeo. La fase successiva sarà quella del “project work” nel quale si trasferiranno in pratica, attraverso la realizzazione di uno studio, le conoscenze teoriche acquisite.

I docenti proverranno non solo dall’ateneo patavino, ma anche da altre due prestigiose istituzioni: la Pontificia Università della Santa Croce, per la parte relativa al tema “Etica e Leadership”, e l’Università di Verona per la parte che affronterà il tema “Strategia e relazione”.

“La scelta di dedicare i corsi a un argomento specifico – spiega Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza - è stata introdotta lo scorso anno ed è risultata molto qualificante, in quanto permette di impostare le conoscenze sui temi di attualità, fornendo una proposta formativa ancora più penetrante. Se nell’esperienza precedente ci si è concentrati sul tema dello sviluppo del territorio e della relativa ‘governance’ nell’equilibrio dei vari interessi, per il nuovo biennio abbiamo formulato questo progetto sul rapporto tra libertà e responsabilità d’impresa avallato dall’Università di Padova, il che rappresenta per noi un motivo di orgoglio e soddisfazione. Un ringraziamento particolare, a tale proposito, va ai professori Vincenzo Milanesi e Federico Neresini, rispettivamente prorettore dell’Ateneo  e docente di sociologia, per l’attenzione e l’interesse che hanno riservato alla nostra iniziativa”.
Proprio a nome dell’Università di Padova il prof. Milanesi commenta: “L’Università non è più soltanto il luogo in cui si svolgono ricerche raffinate e specialistiche nei diversi campi della scienza, è anche il luogo in cui si contribuisce con un sapere applicativo a far fronte e ad aiutare a risolvere i problemi della società. Ecco perché questa cosiddetta “terza missione”, oltre la didattica e la ricerca, che all’Università viene riconosciuta, ovvero la partecipazione alle realtà sociali trasmettendo loro un contributo di conoscenza non  solo tecnologico ma anche a livello culturale, è diventata fondamentale per le Università, e quindi in questo quadro ben vengano iniziative come la scuola di Politiche e di Economia della Confartigianato di Vicenza, dentro la quale si colloca anche l’iniziativa che oggi viene presentata”. Per il prof. Federico Neresini, “la Scuola di Politica ed Economia della Confartigianato è un esempio concreto di multidisciplinarietà, e per questo ancora più interessante”.
In attesa dell’avvio delle lezioni, è stato intanto presentato il libro “Imprese mutanti: identikit delle Pmi che crescono a ritmo di cambiamento” realizzato dalla classe 2011/2013 di Scuola di Politica ed Economia e pubblicato da FrancoAngeli editore. Coordinata a livello scientifico da Giampietro Vecchiato, Paolo Gubitta e Tania Ceretta, la pubblicazione indaga come molte piccole aziende vicentine abbiano saputo reagire alla crisi e al cambiamento in atto.

“Ne emerge – ha spiegato lo stesso prof. Vecchiato - la figura di imprenditori aperti alla trasformazione, pronti a cogliere le sfide e a rischiare, legati al territorio di riferimento e attenti all’organizzazione interna. Il tutto si traduce in un sentimento di ottimismo confermato dai dati”.

Foto firma accordo: da sinistra: il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo, il prorettore dell’Università di Padova, Vincenzo Milanesi, e il direttore di Confartigianato Vicenza, Pietro De Lotto. 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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