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Scuola media Muttoni, inaugurato percorso didattico: imparo facendo

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 1 Giugno 2012 alle 16:10 | non commentabile

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Comune di Vicenza  -  Piantare ortaggi, fiori e frutta e prendersene cura durante l'anno scolastico attraverso attività manuali, il gioco e il "fare insieme". Bambini diversamente abili compresi. È la finalità cui tende il percorso didattico laboratoriale "Imparo Facendo: un'aula a cielo aperto", inaugurato ieri mattina alla scuola media Muttoni di via Massaria 62 alla presenza dell'assessore all'istruzione Alessandra Moretti e assieme all'associazione di utilità sociale "Il PomoDoro", onlus fondata da genitori di bambini e ragazzi con disabilità mentale e fisica.

Il progetto didattico è stato ideato dai professori Mariano Capitanio e Carlo Garro con lo scopo di dimostrare come il contatto con la terra e con la natura possa facilitare e favorire gli apprendimenti di ragazzi con disabilità o con disturbo dell'apprendimento, in quanto i vari percorsi educativi e didattici rispettano i cicli stagionali che, essendo di breve durata, risultano facilmente percepibili. All'interno del progetto è inoltre previsto un percorso alimentare impostato dall'agronoma Chiara Centofanti, volto all'educazione e al rispetto della terra, dell'ambiente e dei suoi frutti, così da promuovere nei bambini e nelle famiglie uno stile di vita genuino. "L'educazione dei giovani al rispetto e all'amore nei confronti della natura - dichiara l'assessore Moretti -, deve trovare nella scuola il luogo ideale dove valorizzare uno stile di vita sano e compatibile con l'ambiente che ci circonda. Inoltre, il prendersi cura delle piante e dei fiori rafforza nei ragazzi anche il rispetto verso gli altri e verso chi, in particolare, ha delle fragilità. In questi anni di impegno amministrativo, ho cercato di promuovere attività didattiche e laboratoriali con esperti qualificati, per favorire nei bambini lo sviluppo di tutti i sensi, così da compensare anche eventuali carenze; e questo progetto rientra perfettamente in questo importante obiettivo educativo". L'associazione Il PomoDoro onlus ha come mission la realizzazione di una fattoria sociale caratterizzata da una multifunzionalità di attività e servizi. La sede è un antico casale di Bolzano Vicentino, concesso in comodato d'uso dall'Ipab di Vicenza, dove si praticheranno l'accoglienza, la formazione e l'inclusione sociale tramite l'agricoltura.

 

 






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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