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Docenti, Elena Donazzan: la situazione è grave

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 1 Agosto 2016 alle 17:34 | 0 commenti

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Regione Veneto
Con una lettera indirizzata al presidente della Regione Veneto, ai colleghi di Giunta e all'Anci l'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan ha chiesto a tutte le istituzioni amministrative del Veneto di fare squadra per la scuola veneta e di avviare una mobilitazione corale nei confronti del ministero dell'Istruzione (MIUR) per la mancata assegnazione di 468 docenti all'organico di fatto dei docenti in servizi nella regione.

"Nella seduta odierna di Giunta - informa l'assessore Donazzan - ho comunicato al presidente e ai colleghi la grave situazione nella quale versa la scuola veneta per l'anno scolastico 2016/2017 a causa del mancato riconoscimento, da parte del ministero. Il 12 settembre prossimo l'anno scolastico si aprirà con centinaia di docenti in meno rispetto al fabbisogno rappresentato dalla popolazione scolastica e dall'articolazione dell'offerta formativa dei diversi istituti e indirizzi della scuola veneta. Ho chiesto ai miei colleghi assessori di invitare i sindaci, che sono il primo terminale delle proteste del territorio, a manifestare preoccupazioni e richieste direttamente con il ministero, e non alla Regione o all'Ufficio scolastico regionale. Non siamo noi gli interlocutori di questo piano di progressivo smantellamento della ‘scuola dell'autonomia', ma il ministero di Roma. Il rapporto tra numero di alunni e quello degli insegnanti in Veneto è attualmente il più alto d'Italia e dal 2008 assistiamo a continue penalizzazioni del sistema scolastico veneto a fronte di una spesa tra le più basse a livello nazionale".
L'assessore Donazzan ha inoltre inviato analoga missiva all'Anci regionale e all'Upi chiedendo alle due associazioni di di invitare i sindaci a protestare formalmente al ministero di viale Trastevere per il mancato accoglimento delle richieste di docenze espresse dalle scuole venete e formalizzate dall'Ufficio scolastico regionale
"Purtroppo la Regione e l'Ufficio scolastico regionale non sono più gli interlocutori istituzionali in questa vicenda - commenta con amarezza l'assessore - Noi la nostra parte di ricognizione e di documentazione del fabbisogno l'abbiamo svolta, ma il ministero si è dimostrato sordo a ogni richiesta e proposta espressa dal Veneto".
"Ma la battaglia non si ferma qui - prosegue l'assessore - Ho intenzione di contattare con urgenza i Consigli di istituto delle diverse aree del Veneto per spiegare ai genitori quali sono le prospettive per il prossimo anno scolastico, in presenza di 468 docenti in meno. E chiederò ai genitori, così come agli amministratori locali, di tempestare di mail il ministero, perché riveda il piano di assegnazioni per il buon funzionamento della scuola veneta. Se Roma non ci riconoscerà 3131 posti in più rispetto ai 48.099 in organico effettivo nell'anno scolastico 2015/2016, avremo molte classi "pollaio", una forte penalizzazione della montagna, la negazione del tempo pieno già richiesto dalla famiglie. Inoltre, sarà interrotto il percorso di educazione degli adulti, che non potranno così conseguire il titolo di studio".
L'assessore invita pertanto amministratori, rappresentanti degli organi scolastici e genitori ad inviare una esplicita richiesta al ministro Stefania Giannini perché rispetti riconosca al Veneto tutti i posti di docenza di cui le scuole della regione hanno bisogno per continuare a garantire il servizio didattico ordinario. "Scrivete al ministro - esorta l'assessore - agli indirizzi di posta elettronica [email protected] e [email protected] e manifestate la vostra protesta: Roma deve sapere che il Veneto rivendica il diritto di avere tutti i docenti di cui ha bisogno per garantire la ‘buona scuola' ai suoi studenti".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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