Quotidiano | VicenzaPiùComunica |

Scuola, Donazzan: il Veneto impugnerà la riforma

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 14 Luglio 2015 alle 15:31 | 0 commenti

ArticleImage

La posizione dell’assessore Elena Donazzan diffusa dalla Regione Veneto

“Chiedo che il Veneto impugni la riforma Renzi sulla cosiddetta ‘buona scuola’. La legge approvata nei giorni scorsi dal Parlamento e firmata oggi dal capo dallo Stato rappresenta l’esatto contrario di quell’autonomia e di quel federalismo che la Costituzione riconosce alle Regioni. E tradisce le esperienze di ‘buona scuola’ già in essere”.

Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione e alla formazione, considera la nuova legge una prova dichiarata di centralismo, perché cancella le graduatorie di immissione in ruolo su base territoriale ed espropria le Regioni delle competenze garantite dall’articolo 116 della Costituzione. “Lunedì prossimo proporrò alla Giunta di costruire un robusto e articolato ricorso contro la legge – anticipa Donazzan – perché sia riconosciuta alla Regione quell’autonomia concreta che ci meritiamo, forti della sperimentata collaborazione che abbiamo in essere con l’Ufficio scolastico regionale, emanazione diretta del Ministero”, del lavoro di razionalizzazione che abbiamo svolto con il dimensionamento degli istituti scolastici e, soprattutto, delle importanti risorse che la Regione Veneto investe nel sistema scolastico, in sostituzione dello Stato: 84 milioni l’anno nella formazione professionale, dove 20 mila giovani assolvono all’obbligo scolastico e si garantiscono un accesso al mondo del lavoro, 20 milioni l’anno per sostenere le scuole d’infanzia paritarie, frequentate da due terzi dei bambini veneti tra i 2 e i 6 anni, 1,8 milioni di euro per finanziare l’alternanza scuola-lavoro e oltre 10 milioni di euro per rafforzare le conoscenze linguistiche degli studenti delle superiori”.

Nel mirino dell’assessore regionale c’è il contingente annuale del corpo docenti assegnato al Veneto dal ministero, calcolato sul parametro numerico di classi teoriche da 32 alunni: si ignorano così le specifiche esigenze del territorio regionale, come quella di dare continuità alle scuole a tempo pieno già attivate, o quella di ampliare l’offerta di scuole statali d’infanzia di fronte alla progressiva contrazione delle scuole paritarie costrette a chiudere per effetto della crisi e del taglio ai finanziamenti. “E’ vero che le iscrizioni in Veneto per l’anno che si aprirà a settembre sono in calo di 1607 unità rispetto all’anno che si è appena concluso, ma la riduzione non è spalmata sul territorio. Anzi, ci sono territori e istituti che, in base all’organico ministeriale assegnato, si trovano con classi con oltre 32 alunni. Secondo i calcoli dell’Ufficio scolastico regionale, al Veneto servirebbero almeno 377 insegnanti in più rispetto a quelli previsti in organico”.

Tra gli altri punti controversi della riforma l’assessore regionale mette sotto la lente la cancellazione della graduatorie territoriali e l’”apparente” stabilizzazione dei precari: “Mi sconfortano – dichiara – la poca attenzione e lo scarso rispetto dimostrato dal Governo verso una classe docente preparata e sottoposta da anni a continue incertezze. I docenti precari che hanno scelto di insegnare in Veneto si vedranno cancellare aspettative, che io considero diritti, da una riforma che ha il solo scopo di esaurire le graduatorie delle Regioni del Sud e di avallarne un sistema di gestione irresponsabile.  La sbandierata assunzione di 100mila precari - aggiunge Donazzan - non andrà a beneficio dell’organico di base, elemento cardine per far funzionare un sistema scolastico efficiente, ma solo a potenziare le aree complementari di insegnamento. “Così non si dà risposta alle esigenze prioritarie della sistema scolastico – conclude Donazzan–  La scuola dovrebbe rivestire un valore strategico nel nostro Paese, o almeno così il Governo continua a ribadire con enfasi. In realtà la cosiddetta riforma per la ‘buona scuola’ appare perseguire più obiettivi di risparmio che di investimento”.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network