Sciopero "sosta" oggi e poi anche il 28 e il 30: Aim non può assumere, 18 lavoratori a rischio
Giovedi 23 Agosto 2012 alle 11:12 | 0 commenti
La Filcams Cgil e la UilTuCS Uil di Vicenza avevano proclamato già martedì 7 agosto, come avevamo anticipato il 9, lo stato di agitazione e tre giorni di sciopero del "settore sosta" di Aim Mobilità per oggi e per il 28 e 30 agosto. Come scrivevano Umberto Marin per la Filcams Cgil e Grazia Chisin per la UilTuCS Uil (qui la lettera) che nella stessa data chiedevano un incontro urgente al sindaco Achille Variati e all'amministratore unico di Aim Vicenza Spa, Paolo Colla, la vertenza nasce dalla possibile perdita del lavoro per 18 dipendenti (nella foto d'archivio il parcheggio Fogazzaro).
La conferma dello sciopero odierno dimostra che nel frattempo non ci sono stati progressi nelle trattative per i 6 collaboratori diretti a tempo determinato della "sosta" per i quali il contratto scade il 31 agosto, i 5 dipendenti Copma, il cuo contratto per il "lavaggio" termina sempre il 31 agosto (e il cui ruolo verrebbe asssunto da autisti interni) e gli altri 7, per arrivare al "taglio" di 18 dipendenti, sono i "famosi" dipendenti del rimessaggio "salvati" da Helyos Spa, l'azienda di Barbarano che a inizio anno li assorbì ma il cui contratto con Aim scade il 31 dicembre 2012, salvo anticipi di cessazione.
L'incontro richiesto dai due sindacati serviva a «discutere e comprendere la sitazione organizzativa e produttiva al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e le professionalità ...».
Massimo D'Angelo, coordinatore della mobilità della Filt Cgil, protagonista sindacale del "salvataggio temporaneo" dei sette lavoratori del rimessaggio, ci aveva espresso «forte preoccupazione perchè all'epoca sia il sindaco che l'amministratore unico avevano assunto impegni politici per disegnare un piano aziendale che non prevedesse sacrifici di posti di lavoro. Nelle mie preoccupazioni si inseriscono anche gli esuberi tra gli autisti Aim che potrebbero essere risolti o contenuti se si volesse procedere a una qualche integrazione, almeno operativa e tramite distacchi, con Ftv, che di autisti ha, invece, carenza. Il mio timore, però, è che alle dichiarazioni di volontà di accorpamento tra Aim Mobilità e Ftv facciano, poi, seguito passi o frenate che, invece, puntano a mantenere priovilegi e careghe attuali di pochi a scapito di molti, i lavoratori. Messi gli uni, quelli interni, contro gli altri, quelli esterni, in una lotta fra poveri». E pochi giorni fa aveva rincarato la dose invitando anche bil suo sindacato, la Cgil Ddi Vicenza, a concentrarsi sui problemi dell'occupazione piuttosto che su polemiche sulle tutele ad concedere a un lavoratore di diversa ideologia, Teresio Grigoletto nella fattispecie.
Per Paolo Colla l'analisi, ovviamente diversa, della trattativa sviluppata in Confindustria, è quella di ridurre gli effetti dei tagli dei trasferimenti regionali per il Trasporto Pubblico Locale e dei "minori consumi" di trasporto per lo meno per quanto riguarda i lavoratori interni a tempo indeterminato, stanti le limitazioni, di legge oltre che economiche, per l'assunzione di personale aggiuntivo da trasferire dal tempo determinato a contratti di lavoro definitivi.
Se è "arduo" rintracciare i firmatari dell'indizione dello sciopero (Marin e Chisin hanno sovente un qualche problema telefonico su certe ... chiamate, evidentemente), l'amministratore unico del gruppo Aim Vicenza, Paolo Colla, ci aveva anticipato la posizione dell'azienda espressa nella nota da lui inviata ai sindacati che qui riproponiamo: «Il compito di AIM è garantire alla città di Vicenza l'erogazione dei servizi secondo i principi del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea. Tale fine istituzionale deve essere perseguito con il massimo di efficienza, affinché sia possibile l'erogazione efficace del servizio senza aggravio dei ticket per gli utenti, fermo restando l'imperativo del mantenimento dell'equilibrio economico e finanziario del servizio, condizione necessaria alla continuità aziendale. La ristrutturazione aziendale imposta dal taglio delle contribuzioni regionali al TPL, dalla contrazione del fatturato collegata alla recessione economica, dall'aumento dei costi dei carburanti, dall'aumento degli oneri finanziari e dell'imposizione fiscale viene perseguita, su inequivoco mandato della proprietà , nel rispetto di due indirizzi politicamente vincolanti: la salvaguardia del nucleo centrale del servizio e la conferma della pianta organica. La conferma della pianta organica impone un aumento della produttività dei fattori di produzione. A tal fine è stato avviato in Confindustria un tavolo di confronto sul piano di ristrutturazione aziendale. E' di tutta evidenza che l'aumento della produttività dei fattori trova strumento coerente nella internalizzazione delle lavorazioni esterne, la cui efficacia è inversamente correlata alla contemporanea internalizzazione di occupazione esterna. Con riferimento ai contratti a tempo determinato in scadenza e all'ipotesi di conversione degli stessi a tempo indeterminato cui la lettera in oggetto fa riferimento, non si possono non considerare i limiti fissati dalla normativa vigente alle società in house; in particolare l'art. 3 bis, c. 5, del D.L. 138/11, che assoggetta dette società al blocco totale delle assunzioni, che può non valere, per i contratti a tempo determinato, nel limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009 (art. 9, c.28 del D.L. 78/10); per i contratti a tempo indeterminato nel limite del 20% della spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente (art. 76, c.7 del D.L. 112/08). Ciò non esclude affatto l'impegno da parte del Gruppo AIM di perseguire, ovviamente nel rispetto dei limiti di legge, la salvaguardia dell'occupazione diretta ed indotta. Ma essa deve essere ricercata nel rispetto della difesa dei Servizi Pubblici Locali e della continuità aziendale».
Per oggi quindi parcheggi non controllati dal personale di Aim anche se rimane l'obbligo del pagamento che potrà essere verificato e, nel caso di inadempienza, sanzioanto della polizia locale.
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