Comparto agricolo sciopera contro le proposte governative su lavoro accessorio con voucher
Giovedi 26 Aprile 2012 alle 15:32 | 0 commenti
Oggi le tre Confederazioni Regionali FAI Cisl, Flai Cgil e UilaUil (rappresentate rispettivamente da Daniele Zambon, Edoardo Zampese e Nicola Storti) hanno annunciato presso la sede Cisl di Viale Carducci uno sciopero contro le proposte del governo sul Lavoro accessorio (voucher) contenute nel disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro presentato al Senato dal Governo. Nel definire il campo di applicazione del lavoro accessorio (art.11), hanno evidenziato i tre sindacalisti (qui la video intervista a Daniele Zambon, segretario generale Fai Cisl Vicenza), il governo Monti lo estende a tutti i lavoratori agricoli e a tutte le imprese.
Con ciò facendo saltare, affermano in una nota, «tutti i paletti definiti con il precedente Governo, che coinvolgevano solo alcune categorie di prestatori d'opera (pensionati, studenti) e determinate attività lavorative considerate occasionali (piccoli lavori domestici, piccoli lavori di giardinaggio, realizzazione di manifestazioni sociali, sportive e culturali, lavori di emergenza dovuti a calamità naturali o di solidarietà ). Si tratta di una scelta priva di ogni logica e che penalizza il settore dove il 90% della manodopera sono contratti a tempo determinato e l'aver alzato ai committenti il tetto di reddito da 3.000 a 5.000 € come importo massimo rischia di comprendere la stragrande maggioranza di lavoratori visto che questo importo corrisponde a 120 giornate di lavoro. In questo modo il Governo condanna alla totale precarietà un milione di persone a livello nazionale, mentre nel Veneto sono circa 25.000 lavoratori e lavoratrici che non potranno avere una pensione anche minima a fine vita lavorativa e nessuna garanzia per maternità e malattia».
Sono questi, quindi, i motivi per i quali FAI Cisl, Flai Cgil e Uila Uil del Veneto hanno dichiarato 8 ore di sciopero del comparto agricolo con una manifestazione/presidio in piazza Antenore davanti alla Prefettura di Padova per domani, venerdì 27 aprile alle ore 10.00.
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