Sciopero alla MeccAlte e presidio in Piazza Castello
Martedi 27 Aprile 2010 alle 10:55 | 0 commenti
Cgil Vicenza - "No ai 75 liceziamenti e sì al contratto di solidarietà ! no a modifiche o tagli sulla quattordicesima e no al ricatto 'dammi il salario e io azienda non licenzio'!" E' questo in sintesi il messaggio della FIOM e delle RSU aziendali di MeccAlte l'azienda di Creazzo (Vicenza) che sta per licenziare 75 lavoratori.
Per domani mercoledì 28 aprile sono state proclamate otto ore di sciopero e dalle 9 alle 14 le maestranze saranno in presidio davanti alla sede di Assindustria in piazza Castello a Vicenza.
L'ultimo incontro tra le parti è avvenuto il 21 aprile scorso: i rappresentanti sindacali hanno proposto il modo per salvare dalla mobilità gran parte dei 75 lavoratori e integrare lo stipendio per i pensionandi che andranno in mobilità . La proposta è il contratto di solidarietà . L'azienda sarebbe d'accordo, però chiede di rivedere l'orario di lavoro (i turni) per il quale vuole maggiore flessibilità . E inoltre vorrebbe tagliare la quattordicesima. Ma il sindacato a questo non ci sta: "Siamo contrari - afferma Morgan Prebianca della FIOM Cgil - a cedere sull'orario di lavoro che prevede l'inserimento del sabato senza straordinari e sul salario: non c'è margine di trattativa su questi temi!"
"Siamo invece disponibili a discutere - prosegue il segretario FIOM CGIL - su come rendere più competitiva l'azienda, su come sviluppare il ciclo produttivo, su come innovare. E aspettiamo da MeccAlte un piano industriale dettagliato - prosegue il segretario FIOM - che ad oggi non c'è ancora!"
"La crisi non si affronta con i licenziamenti o con i tagli dei salari dei lavoratori - dichiara Prebianca - ma con i contratti di solidarietà e con l'innovazione! E' inaccettabile che la concorrenza tra aziende si possa fare sulla pelle dei dipendenti, sul loro salario, anche perché a questi livelli non è certo il costo di rivalutazione della quattordicesima che fa la differenza!"
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