Quotidiano | Categorie: Agricoltura

Scandalo oli con olive italiane al... 15%: consigli per gli acquisti dell'olio extra vergine di oliva

Di Emma Grande Domenica 1 Novembre 2015 alle 13:10 | 0 commenti

ArticleImage

Proprio mentre monta il solito scandalo, in questo caso l'olio venduto come italiano ma che lo sarebbe solo per meno del 15% del contenuto delle bottiglie che recano invece il rassicurante marchio del "fatto con olive italiane", la raccolta delle olive e il lavoro annunciato come intenso dei frantoi ci fa sperare che quest'anno la stagione sia più propizia dello scorso anno. Alcuni consigli ci sembrano comunque utili sull'olio extra vergine di oliva. Già, ma come si sceglie un olio extra vergine di oliva? Ovvio che il primo elemento è la qualità dell'oliva stessa che deve essere raccolta integra e al giusto grado di maturazione.

L'operazione può essere fatta a mano (pettini o bastoni) o con abbacchiatori meccanici. La raccolta fatta dopo la caduta naturale e la permanenza sul terreno possono dare all'olio odori sgradevoli. Le olive devono essere frante nel giro di 24 ore per evitare processi di fermentazione. L'olio extra vergine è ottenuto con procedimenti meccanici e l'acidità deve essere inferiore allo 0,8%. Sull'etichetta dovrà essere riportato: la denominazione di vendita (olio extra vergine), la categoria (olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente medi ante procedimenti meccanici), il quantitativo, il nome o la ragione sociale e l'indirizzo del produttore oppure del confezionatore o di un venditore, la sede dello stabilimento di confezionamento o di produzione, il termine minimo di conservazione, le condizioni per la conservazione, la raccomandazione: "non disperdere nell'ambiente dopo l'uso", il lotto di confezionamento e i valori nutrizionali. L'indicazione Dop (denominazione di origine protetta) indica che le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un'area geografica delimitata, quindi, olive raccolte, trasformate e confezionate in una determinata zona, mentre l'Igp (Indicazione geografica protetta) significa che almeno una fase del processo produttivo deve avvenire in una particolare area. Detto in soldoni l'olio è confezionato in un luogo ma le olive possono essere raccolte in un altro. Entrambi le denominazioni sono regolate da appositi disciplinari. Ci sono anche oli extra vergini biologici che devono aggiungere una apposita dicitura (agricoltura biologica - controllato da...) Alcune definizioni sono ingannevoli, di fantasia o che non servono, come per esempio: naturale, tradizioni, sapori o fragranza di..., robusto, gentile, prima spremitura, dietetico, non filtrato, ecc.

Leggi tutti gli articoli su: olive italiane, olio extra vergine di oliva

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network