Scandali della politica e immagine della professione di infermiera
Venerdi 21 Gennaio 2011 alle 23:55 | 0 commenti
Andrea Botte, NurSind - Nell'apprendere che durante gli incontri resi noti dalla stampa e che vedono coinvolti esponenti politici e di Governo, si ricorresse alla parodia della professione infermieristica attraverso l'utilizzo di ragazze vestite da infermiere in atteggiamenti che nulla hanno a che fare con il valore e le responsabilità della professione e il lavoro quotidiano di chi è impegnato a prendersi cura dei malati, il sindacato infermieristico NurSind, in rappresentanza della categoria, condivide la posizione espressa dalla Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI* e si rammarica del fatto che tali politici e membri del Governo si ricordino degli infermieri solo in queste occasioni quando da tempo aspettiamo che si rammentino di noi anche nelle sedi istituzionali.
L'elenco delle problematicità presentate in questi anni alla Camera e al Senato sono molte, come le promesse fatte. Ad esempio ricordiamo l'istituzione della libera professione infermieristica, il riconoscimento dell'attività usurante per i turnisti con lavoro notturno (che è ben diverso da quello inteso nelle feste citate!) e la trasformazione da Collegio a Ordine.
Prendiamo atto che l'interesse di questi politici nei confronti della nostra categoria è di ben altro genere e che il loro agire non aiuta certo a sostenere l'immagine di un prezioso e duro lavoro che rimane a detta di tutti gli esperti del settore economico-sanitario poco riconosciuto socialmente ed economicamente.
Il Segretario Nazionale NurSind
Dr. Andrea Bottega
*Il Comunicato Stampa della Federazione Nazionale Collegi IPASVI
Comunicato stampa del 19/1/2011
"Abbiamo appreso con forte disagio, attraverso i giornali, di un uso del tutto indecoroso di uniformi da infermiera che sarebbe avvenuto nel corso di incontri a sfondo erotico nei quali sarebbe stato coinvolto il Presidente del Consiglio", afferma Annalisa Silvestro, Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi. "Se i fatti riportati venissero confermati, saremmo di fronte ad una grave offesa alla dignità della figura e dell'immagine di un grandissimo numero di infermiere che ogni giorno, tra mille difficoltà , lavorano per assicurare l'assistenza ai pazienti e il funzionamento del Servizio sanitario nazionale. "L'uniforme dell'infermiere è il simbolo di competenze professionali acquisite in anni di studio e dell'impegno che ciascun infermiere assume nei confronti dei pazienti" - aggiunge Silvestro: "non è accettabile che la si ridicolizzi ed umilii in contesti degradanti, a maggiore ragione se si ricoprono cariche pubbliche alle quali fa capo, direttamente o indirettamente, la responsabilità di indirizzare il Servizio sanitario nazionale". "Come donna e come infermiera esprimo una profonda amarezza per quanto emerso e solidarietà alle donne poliziotto altrettanto tristemente coinvolte in una spirale di vicende prive di ogni decoro."
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