Sant'Agostino e Arcugnano sotto la minaccia del rio Cordano
Martedi 18 Novembre 2014 alle 16:22 | 0 commenti
Nella zona industriale e residenziale di Sant'Agostino nel Comune di Arcugnano il rio Cordano (foto) rappresenta una minaccia costante nei sempre più frequenti periodi di allerta meteo. Paolo Pellizzari, sindaco di Arcugnano, lancia un pressante appello per scongiurare allagamenti e danni ad abitazioni e aziende.
“E' assolutamente necessario -dice Pellizzari- che l'acqua degli affluenti del Retrone e quindi, anche del Rio Cordano, venga tenuta preventivamente abbassata in situazione di allarme meteo. Il corso d'acqua, infatti, rappresenta un bacino naturale di espansione in caso di bombe d'acqua e solo tenendo basso il suo livello, quando il Retrone può ancora ricevere in abbondanza i flussi di piena, si riesce ad abbassare il rischio idraulico per l'intera zonaâ€.
Dal Comune di Arcugnano arriva così un appello al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta. “Il Consorzio -precisa Pellizzari- svolge un lavoro efficiente di pulizia del fiume, ma è necessario intervenire in maniera più razionale anche nella gestione delle acque. In caso di pericolo bisogna abbassare i corsi d'acqua periferici. La criticità non vi è tanto in occorrenza di pioggia continua, ma nel caso di scrosci improvvisi che mandano in tilt il sistema idraulico perifericoâ€. Negli scorsi anni la zona di Sant'Agostino è stata interessata da esondazioni che hanno colpito sia i quartieri abitati, sia le aziende con danni economici notevoli ai privati cittadini e alle attività produttive. “Penso -conclude Pellizzari- che sia molto meglio, alla luce delle esperienze passate, prevenire anziché dover contare i danni dopo le esondazioni. Serve un piano di gestione diverso quando è in arrivo una perturbazione importanteâ€.
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