Sanità veneta, assessore Coletto interviene su esenzione ticket e sicurezza alimentare
Domenica 18 Gennaio 2015 alle 18:41 | 0 commenti
L’Assessore regionale alla sanità del Veneto Luca Coletto sull'ipotesi di revisione per l'esenzione del ticket sostiene che “i tagli di Renzi costringono a ragionare per salvaguardare tutti i bisognosi, ma i pensionati non hanno nulla da temereâ€. Mentre sulla possibilità che, nell’ambito della riforma costituzionale, venga introdotta all’articolo 117 la competenza esclusiva dello Stato in materia di sicurezza alimentare Coletto afferma che sarebbe: “coltellata ai controlli seri portare in capo a roma la sicurezza alimentareâ€.
Ecco le sue prese di posizione:
“Sull’ipotesi da me avanzata di ragionare su una revisione delle esenzioni dal ticket continuano a circolare interpretazioni erronee o, peggio, interessatamente malevole. E’ falso che si possa anche solo lontanamente pensare di incidere sul trattamento dei pensionati e degli over 65 in condizioni di bisogno. E’ vero che, anche alla luce dei catastrofici tagli caduti dal Governo sulla sanità (240 milioni in meno nel 2015 solo per il Veneto), bisogna sempre di più pensare alla salvaguardia delle categorie più deboli, come anziani, bambini, malati cronici, pensionati che faticano ad arrivare alla fine del mese, disoccupati, famiglie numeroseâ€.
“Nessun cittadino che versi in difficoltà economiche ha nulla da temere – aggiunge Coletto – ma proprio per salvaguardare queste persone non è scandaloso pensare di chiedere qualche sacrificio a chi è in buone condizioni economiche e in buona salute.. Il mio – aggiunge Coletto – è una ragionamento, non un dogma, che peraltro si sta facendo strada anche in alcune altre Regioni rette da Amministrazioni di colore diverso dalla nostra, e che è ritenuto necessario anche da autorevoli osservatori che si sono espressi oggi sulla stampa nazionaleâ€.
“Diffido chiunque – prosegue Coletto – a dare a questa ipotesi di ragionamento altri significati. Non è nel mio Dna, né in quello della Regione del Veneto; e comunque a certi tipi di tagli ci hanno pensato già anche troppo i Governi Monti, Letta e Renzi. A noi – conclude Coletto – tocca il difficile compito di fare le nozze senza nemmeno i fichi secchi e di assicurare l’assistenza universale e gratuita a chiunque ne ha bisogno. Lo abbiamo fatto finora e lo faremo in futuro. Per questo nessun bisognoso veneto, a cominciare dai pensionati, ha nulla da temereâ€.
“Se nel disegno di legge costituzionale attualmente al vaglio della Commissione della Camera dovesse passare l’emendamento con il quale si vuole riportare sotto l’esclusiva competenza statale un settore sanitario fondamentale come la sicurezza alimentare, verrebbe smantellato uno dei sistemi di controllo che, almeno in Veneto, funzionano alla perfezione, nell’interesse della salute dei consumatori. Non me li vedo proprio gli uomini di Renzi controllare i funghi in un mercato rionale in provincia di Verona o un allevamento di tacchini in Polesine, o un macello nel padovanoâ€.
“Almeno per quanto riguarda il Veneto, se ci demoliscono la catena di controlli che abbiamo attiva sul territorio – aggiunge Coletto - rischiamo gravi problemi anche economici, come il rischio di far emigrare le aziende agroalimentari con macelli collegati. E' un 'ambito produttivo vitale per la nostra economia, con migliaia di dipendenti e fatturati altrettanto importanti. Siamo di fronte all’ennesimo caso di miopia governativa – conclude Coletto - perchè operazioni del genere stanno indebolendo in maniera scientifica il Nord virtuoso e bene organizzato e l'Italia intera.  Siamo e rischiamo di essere sempre di più terra di conquista di Troike e multinazionaliâ€.
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