Sanità veneta al bivio, le proposte M5S: "molti dubbi sull'azienda zero"
Martedi 25 Agosto 2015 alle 16:48 | 0 commenti
Movimento 5 Stelle Veneto
La sanità veneta è a un bivio ed è prossima a un cambiamento epocale, che farà impallidire anche la riforma del secolo scorso. E la riapertura dell'attività delle commissioni consiliari regionali vede subito il Movimento 5 Stelle dalla parte dei cittadini, fra proposte importanti e perplessità che dovranno portare a un approfondimento dei temi.
Oggi si è riunita la Quinta commissione, competente in materia di sanità , e nell'ordine del giorno figurava la proposta di legge di iniziativa relativa all'istituzione dell'ente di governance della sanità regionale. Oltre alla riduzione drastica delle aziende sanitarie.
Durante la discussione, il vicepresidente della Commissione V Jacopo Berti (M5S) ha avanzato una proposta.
Berti spiega: "La mia proposta ha lo scopo di mettere gli interessi dei veneti prima di tutto. Ho chiesto ad assessore e maggioranza di scorporare il progetto unico e mettere da una parte il riordino delle Asl, sul quale confermiamo la convergenza del M5S se questo sarà fatto nella direzione di far risparmiare i veneti; dall'altra parte chiediamo che venga trattata separatamente ed in un secondo momento l'azienda zero."
Berti spiega le motivazioni della sua proposta: "Dopo un attentissimo studio, poniamo molti interrogativi sull'azienda zero. Una riforma del genere guarda da qui a venti anni, volgiamo studiarla approfonditamente e toglierci ogni dubbio al fine di esse sicuri che vada in direzione del bene dei veneti. Il nostro invito quindi è quello di portare immediatamente a casa un risultato certo, il riordino delle Asl, che fa bene ai veneti e rientra nel nostro programma elettorale. Mentre per l'azienda zero prendiamoci il tempo necessario a chiarire alcuni punti fondamentali."
In Commissione Berti ha esternato una serie di domande. "Lo scopo delle mie domande - spiega - è chiarire se, come a noi pare, il Consiglio e la V Commissione verranno svuotati di ogni potere di programmazione, e che questi verranno tutti trasferiti ad un direttore generale esterno, dell'azienda zero, che viene nominato dal Presidente della giunta.
Anche gli organi di controllo dell'azienda zero verranno nominati dal Presidente della Giunta, dalla Giunta o dallo stesso direttore generale. Questo getta dubbi sull'indipendenza in materia di valutazione e certificazione di un ente così autoreferenziale."
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